Scandalo dati sanità Sicilia, le reazioni della politica: “Razza si dimetta”

Arrivano le prime reazioni in merito all’inchiesta delle procura di Trapani che ha travolto la Sanità Siciliana e che vede l’assessore regionale alla Salute per falso materiale in concorso.

Il senatore di LeU Francesco Laforgia chiede le dimissioni di Razza e dice: “Le parole dell’assessore regionale alla sanità siciliano sono vergognose. Si accertino immediatamente le responsabilità sulla vicenda dati falsi sui decessi per Covid in Sicilia, che vede indagati l’assessore Razza e la dirigente Liberti. L’assessore si dimetta immediatamente e si valuti il commissariamento della sanità siciliana. La politica, arriva dopo la magistratura, peccato. “

“Di gravità inaudita” parla invece il vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, il deputato M5S Andrea Giarrizzo. “Non riuscoamo ancora a credere alla notizia degli arresti di oggi nei confronti di dirigente e collaboratori del Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana che sarebbero responsabili di circa 40 episodi di falso commessi tra novembre e il 19 marzo scorso.

Tra gli indagati ci sarebbe anche l’assessore Ruggero Razza, accusato di falso. Arresti che preoccupano la stessa tenuta dell’intero sistema sanitario regionale. Inconcepibile pensare che si sarebbe ricorsi a tali espedienti per evitare che l’Isola finisse in zona arancione o rossa”.

 Il capogruppo M5S all’Ars Giovani Di Caro e l’intero gruppo parlamentare 5 stelle a palazzo dei Normanni aggiunge: “Sulla corrispondenza dei dati sui contagi rilevati con quelli reali, come sui posti letto attivati per le terapie intensive – affermano i deputati – abbiamo sempre sollevato dubbi e chiesto dettagliate notizie, che non ci sono mai state comunicate”.

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