Musumeci estraneo alla truffa dei dati: “Tratto in inganno”

Il gip di Trapani parla apertamente di “disegno politico scellerato” in merito alla scandalo che sta travolgendo l’assessorato regionale alla salute.

Ai domiciliari una dirigente e un funzionario dell’assessorato regionale alla Salute e il dipendente di una società informatica accusati di aver inviato dati falsi (al ribasso) sui contagi in Sicilia all’Istituto Superiore di Sanità. Gli accertamenti riguarderebbero gli ultimi 5 mesi: positivi e decessi “spalmati” nel tempo per evitare restrizioni.

L’assessore alla Salute Ruggero Razza è indagato ma risulta invece “estraneo il presidente della Regione Musumeci, che pare tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite”.

Il Comune di Palermo si costituirà Parte Civile

“Ho sempre ripetuto che la classificazione dei territori in base ai colori non andava e non va considerata come un concorso a premi né, tantomeno, una partita a poker dove bluffare per vincere di più. La zona rossa, soprattutto se il Governo regionale e nazionale intervengono con i giusti ristori e sostegni alle imprese e alle famiglie, è lo strumento per salvare vite umane. Più volte, fino a pochi giorni fa ho sollecitato e richiesto che fossero forniti ai sindaci e ai cittadini dati corretti, costanti e scientificamente validi.

Lo dichiara il sindaco di Palermo e presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando.  

Ancora oggi, però, i sindaci hanno dati contrastanti, incerti e non conoscono i dati sullo stato di occupazione dei posti letto. Per tutto questo il Comune di Palermo si costituirà Parte Civile in questo procedimento giudiziario, visto che proprio sui dati si sono basate molte scelte e provvedimenti amministrativi in questi mesi.

Come Presidente dell’ANCI Sicilia convocherò il Direttivo per valutare tutte le iniziative da assumere ivi compresa la costituzione di Parte Civile e ogni altra azione a garanzia del rispetto del diritto alla salute di tutti e dell’esercizio corretto delle competenze comunali”.

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