Raccolta rifiuti a Palermo, lento ritorno alla normalità

Nonostante gli sforzi della Rap, e delle aziende reclutate per ripulire la città dai rifiuti, restano ancora 400 tonnellate di rifiuti da recuperare per strada soprattutto in alcune zone della città dove sono presenti delle vere e proprio mini discariche.

Le squadre che sostituiscono i 36 dipendenti Rap ancora in malattia a causa del coronavirus ne avranno ancora per qualche giorno almeno per completare il recupero dell’arretrato, e poi si procederà alla necessaria deratizzazione e pulizia dei cassonetti. Nell’ultima settimana sono state raccolte circa 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno.

L’emergenza ad oggi è già costata almeno 100 mila euro, ma la città appare ancora in balìa della spazzatura e soprattutto dei cumuli d’ingombranti.

Al rientro dei dipendenti Rap, assicura l’azienda, riprenderà anche il servizio di raccolta ingombranti e di spazzamento il cui personale è stato dirottato all’indifferenziato.

Ormai da settimane si interviene al recupero della spazzatura con l’impiego di pale gommate e “ragni”.

Le squadre procederanno alla sanificazione con squadre dotate di idropulitrici per i singoli cassonetti, specialmente vicino a scuole, ospedali, chiese, caserme ed edifici pubblici.

La Rap parla quindi di lento ritorno alla normalità, il tasso di assenti al momento è del 20% e “A parte pochi casi isolati di dipendenti che hanno approfittato dell’emergenza per tirarsi fuori dalle loro responsabilità, la stragrande maggioranza dei lavoratori Rap ha fatto il proprio dovere – dice il direttore – possiamo rassicurare sul fatto che abbiamo intensificato la sanificazione di tutti i mezzi e di tutti i luoghi di lavoro, sottoponendo a controllo sanitario circa 1400 dipendenti”.

Preoccupazione però è stata espressa da parte della Cisl che denuncia come siano stati effettuati al momento solo 370 tamponi su 1.800 dipendenti “Molti in servizio a Brancaccio da dove è partito il focolaio”. Tutti i dipendenti vogliono però accedere al test, l’azienda ha quindi deciso che i lavoratori non ancora tamponati potranno fare il test privatamente e saranno rimborsati.

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