Palermo, recuperato l’arretrato si passa alla raccolta di ingombranti

Stanno volgendo al termine i lavori straordinari di intervento per ripulire la città di Palermo dai rifiuti.

Grazie alla collaborazione degli operatori ecologici, impegnati in turni extra, perfino nel giorno dell’Immacolata, sono stati raccolti migliaia di rifiuti, più di 1200 tonnellate circa, a partire dalle zone più critiche della città, fino agli angoli periferici, con l’utilizzo di pale meccaniche.

Nonostante un’evoluzione positiva della situazione legata allo smaltimento dei rifiuti, manca ancora la certificazione per il conferimento a Bellolampo e il relativo utilizzo della piattaforma la quale, secondo stesso Norata, dovrebbe pervenire non prima di trenta giorni su autorizzazione del sindaco Leoluca Orlando.

Durante i turni che hanno coperto il periodo dal 2 al 5 dicembre, gli operatori ecologici si sono occupati prevalentemente dei rifiuti ingombranti raccogliendo un ammontare di ben 2535 pezzi.

La maggior parte delle vie letteralmente svuotate dai rifiuti appartenevano a quartieri storici di Palermo e strade abbondantemente trafficate, che offrivano ai passanti uno scenario raccapricciante.

A delineare il punto della situazione, il presidente Rap Giuseppe Norata e il direttore generale Roberto Li Causi, che, in una nota, spiegano: “Abbiamo portato avanti interventi straordinari con l’ausilio delle pale meccaniche, in quei siti con maggiori criticità della città. Contestualmente alle attività per regolarizzare il servizio di raccolta, da questa settimana, sarà potenziato, con squadre aggiuntive, il servizio di ritiro ingombranti su strada e a domicilio. Per non ricadere nell’emergenza – prosegue il presidente – stiamo lavorando in sinergia con l’amministrazione comunale per individuare soluzione necessarie per aumentare la capacità di trattamento dei rifiuti di Bellolampo”.

Chiaramente tutta la popolazione del capoluogo siciliano spera in un ulteriore miglioramento per tornare a respirare aria non inquinata e soprattutto beneficiare di una città pulita, evitando così di vivere una situazione resa già drastica e disagiante dagli effetti della pandemia.

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