Risalgono i contagi in Sicilia e Orlando pensa a un’ordinanza

I nuovi contagi in Sicilia risalgono sopra i mille con una crescita anche del tasso di positività che è maggiore alla media nazionale (9,9%).

Numeri che preoccupano quelli registrati nella nostra Isola nelle ultime 24 ore e lo stesso direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza ha specificato come l’andamento in Sicilia sia tra i peggiori.

“In Veneto, Sicilia e la Puglia il numero dei positivi tende a diminuire ma in maniera molto lenta, questo numero elevato di positivi ci dice che bisogna continuare con le misure decise” ha dichiarato.

Per arginare la circolazione delle persone e quindi del contagio si attendono a breve le ordinanze dei sindaci siciliani oltre quella che sta preparando il presidente della Regione per monitorare l’esodo verso la Sicilia che si verificherà dal prossimo 20 dicembre.

Leoluca Orlando in veste di presidente dell’Anci ieri ha anticipato: “Cambierà qualcosa per le attività commerciali e ci sarà una ulteriore stretta per evitare gli assembramenti”. I sindaci avranno la possibilità di modificare gli orari dei negozi, ma potranno anche varare nuove misure.

Dal Comune si parla di prolungare gli orari ed eliminare la pausa pranzo per diluire i flussi nei negozi. Anche se sembra scongiurata la chiusura totale e un nuovo provvedimento che vieta di stazionare in centro o nei luoghi dello shopping.

“Ai palermitani io chiedo di stare a casa. Il più possibile. – dice Leoluca Orlando -. Anche se la normativa è da zona gialla, comportatevi come se fossimo in zona rossa”. “Se la gente pensa che il rischio è passato andremo velocemente alla terza ondata, devastante sotto ogni aspetto” conclude.

A Palermo i controlli della polizia municipale e le immagini delle vie dello shopping dicono che l’attività è ripresa, le strade sono piene di gente e questo è motivo di preoccupazione.

Oggi intanto alle 18 si riunirà in prefettura il comitato per l’ordine e per la sicurezza e il Comune potrebbe mettere sul tavolo i provvedimenti studiati per contenere la pandemia.

Chiede invece coinvolgimento Patrizia Di Dio: “Orlando parla di diritto alla vita, alla salute, alla religiosità, ma non fa alcun riferimento all’economia e al diritto al lavoro”. “Siamo stanchi di confusione. Oggi chiudi, domani apri. Palermo e la Sicilia sono in zona gialla e ci siamo già adeguati alle prescrizioni previste dal dpcm, prendere provvedimenti distonici rispetto al resto d’Italia è da evitare”.

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