Indagine per vilipendio su De Luca, chiesta autorizzazione a procedere

Indagine per vilipendio su De Luca. Lo scorso 26 marzo il sindaco di Messina Cateno De Luca è stato accusato di vilipendio dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. De Luca aveva criticato duramente il capo del Viminale, lamentando l’inefficacia delle misure prese dal Governo nazionale per contenere gli arrivi in Sicilia.

Indagine per vilipendio su De Luca, il sindaco di Messina era stato denunciato dal Ministro dell’Interno Lamorgese per alcune dichiarazioni sui controllo nello Stretto

Collegandosi con alcune televisioni direttamente dal porto di Messina dove stavano sbarcando gli automobilisti provenienti da Villa San Giovanni, il primo cittadino della Città dello Stretto aveva affrontato l’assenza di controlli stringenti.

Secondo Luciana Lamorgese, le parole di De Luca sono state “gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari. Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione, le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili”.

Adesso la Procura di Messina ha chiesto l’autorizzazione a procedere a carico di De Luca per il reato di vilipendio previsto dall’articolo 290 del codice penale. Per i reati di questo genere, le procura hanno bisogno del via libera del Guardasigilli per procedere con l’azione penale.

L’articolo 290 del codice penale prevede sanziona con una multa da 1000 a 5000 euro chi “vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l’ordine giudiziario.”

Nel frattempo De Luca continua la sua ‘crociata’ contro chi viola le misure di contenimento. È allo studio l’utilizzo di droni che possano permettere alle Forze dell’ordine di sorvolare la città e individuare gli assembramenti di persone. In un programma televisivo, il primo cittadino di Messina ha annunciato di voler trovare un modo per volare di persona nei cieli messinesi, e rimproverare i concittadini che si trovano per strada senza un’adeguata giustificazione.