Guerra aperta al Covid e a chi non si vaccina: la mossa di Musumeci

L’ultima ordinanza firmata dal Presidente Musumeci è una dichiarazione di guerra contro il Covid e contro chi scegliendo di vaccinarsi rischia di compromettere l’obbiettivo del raggiungimento dell’immunità di gregge in Sicilia.

La vaccinazione è l’unica arma efficace contro ricoveri e decessi, a detta di medici e virologi, ma soprattutto non c’è tempo da perdere perché se il virus circola può mutare e rendere vana l’efficacia dei sieri.

Musumeci chiede la collaborazione di tutti: “Faccio appello ai datori di lavoro – ha commentato il governatore -. Ci sostengano nella ricognizione di quanti ancora non hanno ricevuto il siero anti-Covid. Vaccinarsi non significa soltanto proteggere se stessi ma avere anche rispetto e senso di responsabilità verso gli altri”. Nell’ordinanza infatti è previsto che “in caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà, nei modi e termini previsti dai contratti collettivi, riassegnare il dipendente ad altro ruolo, che non implichi il contatto diretto con l’utenza”. 

Per quanto riguarda invece le aziende sanitarie provinciali Musumeci ha scelto la formula di censimento con un invito formale, l’ordinanza prevede che “le Asp eseguano una ricognizione completa e aggiornata di tutti i dipendenti pubblici, del personale preposto ai servizi di pubblica utilità e ai servizi essenziali, degli autotrasportatori, del personale delle imprese della filiera agroalimentare e sanitaria, degli equipaggi dei mezzi di trasporto per censire chi non è ancora stato sottoposto a vaccinazione e invitarlo formalmente a provvedere”. Anche in questo caso “in caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà, nei modi e termini previsti dai contratti collettivi, riassegnare il dipendente ad altro ruolo, che non implichi il contatto diretto con l’utenza”.

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