Astrazeneca, perchè i siciliani sono scettici: necessario superare i timori

Molti lo pensano ma forse in pochi lo verbalizzano. I motivi per cui i siciliani sono tra i più scettici nei confronti del vaccino anglo-svedese Astrazeneca sono essenzialmente due: uno dettato dal caso e l’altro dalla comunicazione.

Il caso sfortunato e tragico è che la maggior parte dei rarissimi eventi trombotici legati al vaccino si sono verificati proprio in Sicilia. L’altro è stato un errore di comunicazione che ha disorientato le persone: il fatto che l’Ema e l’Aifa abbiano “Consigliato” il vaccino per una determinata categoria ha convinto tutti che potesse esserci un reale pericolo.

Per quel che riguarda AstraZeneca nell’Isola, solo il 50% degli gli aventi diritto si è presentato negli hub, una percentuale troppo bassa. Ma i dati non lasciano spazio a dubbi: gli eventi trombotici legati ad AstraZeneca sono rarissimi, nell’ordine di uno su un milione, numeri infinitesimali rispetto al tasso medio di mortalità del Covid-19, pari al 3%. Un valore che sale fino al 19% per gli over 80.

L’efficacia dei tre vaccini (Pfizer, Moderna e AstraZeneca) sulle varianti brasiliana e sudafricana è vicina all’80% dopo la seconda dose, e sempre dopo la seconda dose sia AstraZeneca che Pfizer e Moderna proteggono fino all’85-90%. Dati che non possiamo ignorare considerata l’alta probabilità di ospedalizzazione e letalità del Coronavirus.

Oggi inizia in Sicilia l’immunizzazione della fascia d’età 50-59 con patologie non gravi e l’adesione è già molto alta. Sono partite ieri invece le prenotazione del vaccino per chi è nella fascia 50-59 anni (nati dal 1962 al 1971) senza patologie e in poche ore sono già in 10mila ad aver fatto richiesta attraverso la piattaforma di Poste italiane.

Una dato che fan sperare in un inversione di tendenza e in una rinnovata fiducia nei confronti del vaccino anglo-svedese.

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