Vietate le attività sportive. Era nell’aria da diversi giorni, ma alla fine il nuovo carico di misure di contenimento anti-contagio in Sicilia è arrivato. Ieri sera il Presidente della Regione Sicilia ha firmato un provvedimento con ulteriori limitazioni e indicazioni per affrontare l’emergenza sanitaria causata dal nuovo Coronavirus.
Il gran numero di cittadini rientrati dalle regioni del Nord Italia focolai del contagio (35.000 le persone registrate sul portale della Regione Sicilia), e le numerose sanzioni applicate dagli agenti delle Forze dell’Ordine nelle città siciliane a persone che si trovavano per strada senza una motivazione adeguata, hanno alimentato le preoccupazioni degli amministratori dell’Isola.
Il timore principale è che una diffusione del virus pari a quella che si sta registrando in Lombardia ed Emilia potrebbe portare al collasso operativo nelle strutture sanitarie siciliane.
Le regole introdotte dall’Ordinanza n. 6 del 19.03.2020 sono quindi ancora più stringenti rispetto alle indicazioni contenute nei decreti ministeriali varati dal Governo Conte negli ultimi giorni. In particolare, viene limitata ulteriormente la possibilità di spostarsi dal proprio domicilio.
Se fino a questo momento le attività all’aperto, come ad esempio la corsa, erano permesse pur dovendo rispettare diverse misure di sicurezza, questa possibilità è stata eliminata del tutto. Niente sport e attività motorie fuori dalle proprie abitazioni quindi, anche se svolte in forma individuale e in zone della città poco frequentate.
Si potrà uscire di casa massimo una volta al giorno, ed esclusivamente per l’acquisto di beni essenziali. Ogni spostamento dovrà essere effettuato solamente da una persona per famiglia. E per le passeggiate con gli animali bisognerà rimanere tassativamente in prossimità del proprio domicilio.
Nell’ordinanza è contenuto anche un articolo riguardante gli orari di apertura delle attività commerciali. Tutti gli esercizi attualmente autorizzati alla vendita dai decreti in vigore dovranno rimanere chiusi la domenica. Esentati da questa misura soltanto farmacie e edicole, che rispetteranno gli attuali orari di lavoro.
Per verificare che le misure di contenimento contro la diffusione del virus vengano rispettate, da oggi nelle città siciliane circoleranno squadre dell’esercito. La ministra dell’interno Luciana Lamorgese ha infatti accolto la richiesta formale presentata dal governatore siciliano Musumeci, il quale chiedeva supporto per le attività di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri.
I militari potranno fermare i cittadini per strada e verificare l’adeguatezza delle loro motivazioni tramite il modulo di autocertificazione.
Per controllare l’effettivo rispetto delle limitazioni è probabile che, come già avvenuto nel Nord Italia, anche in Sicilia verranno coinvolti gli operatori telefonici. In Lombardia, il Governo regionale ha annunciato di aver analizzato gli spostamenti delle persone verificando la posizione delle celle telefoniche agganciate dagli smartphone. I dati, trasmessi in forma anonima da Vodafone e Tim, hanno portato alla scoperta che oltre il 40% dei lombardi è ancora in circolazione e non rispetta le misure di isolamento.
Dalla diffusione di questa notizia si è parlato molto dell’utilizzo di soluzioni tecnologiche per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nel decreto minsiteriale “cura Italia”, approvato dal Governo Conte lo scorso 17 marzo, è contenuta la previsione di nominare un “contingente di esperti che si occupi di dare concreta attuazione alle misure adottate per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus, con particolare riferimento alle soluzioni di innovazione tecnologica”.
Non si tratta di una novità: sia la Cina che Corea del Sud, i due paesi più colpiti dal Coronavirus oltre all’Italia, hanno messo in campo proprio la tecnologia per rallentare in maniera efficace i casi di contagio. Attraverso i dati raccolti dalle applicazioni mobili come il Gps, o confrontando i pagamenti effettuati con carte di credito, i paesi asiatici hanno potuto elaborare una mappa con la posizione e gli spostamenti dei positivi al covid-19. In questo modo è stato più semplice identificare i focolai e tagliare i possibili canali di propagazione del virus.
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