E’ una storia senza fine quella della palestra Virgin di Palermo. Dopo la prima chiusura che risale al mese di ottobre del 2020 e le numerose vicissitudini tra dissequestri e ricorsi, arriva adesso il pronunciamento della Cassazione che dà ragione alla procura di Palermo sul sequestro dell’immobile di via Ventura.
I sigilli verranno applicati entro questa settimana dagli agenti della polizia municipale non appena riceveranno dalla procura il nuovo dispositivo, visto che una parte del pronunciamento del 6 maggio della suprema corte è ormai definitivo.
Il rischio concreto è di non poter riaprire a causa del sequestro cautelativo ottenuto dalla procura nell’ambito dell’indagine sui presunti abusi edilizi compiuti dalla proprietà per la ristrutturazione dell’immobile.
Gli abusi edilizi che sarebbero stati compiuti dal proprietario Filippo Basile, figlio del patron della Ksm, proprio durante i lavori di ristrutturazione della palazzina al civico 11 di via Ventura necessari a rendere idoneo l’immobile alla Virgin.
La Cassazione ha accolto uno dei due ricorsi presentati dall’avvocato Sergio Monaco, difensore dei proprietari dell’immobile, sulle motivazioni del sequestro: quello sulla mancanza del permesso a costruire per eseguire la ristrutturazione.
La riapertura subirà comunque uno spostamento: “I tempi si allungheranno nella migliore delle ipotesi fino ad autunno inoltrato” ha dichiarato l’avvocato Sergio Monaco.
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