Test nelle scuole medie di Palermo, escluse (per ora) le elementari

Parola d’ordine: diritto allo studio! E’ per questo che in tutto il Paese e anche in Sicilia si continuano a dedicare screening al mondo della scuola in ogni centro, grande e piccolo.

Nel capoluogo, dopo il pericolo scampato della chiusura “minacciata” da Orlando, si fa sul serio.

Sono iniziati i test a tappeto nelle scuole medie della città, ieri all’istituto Madre Teresa di Calcutta: hanno aderito e si sono sottoposti all’esame 201 ragazzini su un totale di 265, 4 i positivi tutti fra gli alunni.

Il sindaco è contento a metà, vorrebbe che i test si estendessero fin da subito anche ai bambini delle elementari, ma sembra che al momento l’organizzazione non lo preveda.

Orlando ha manifestato, anche nel corso di riunioni e contatti istituzionali, l’esigenza di un adeguato piano di screening della popolazione scolastica da attuare da parte della ASP di Palermo: “Torno a chiedere con forza, in spirito di collaborazione istituzionale e per evitare allarmismi – dichiara – che il Comune di Palermo abbia un quadro di dati chiaro e completo della situazione in città, sia nel mondo della scuola dell’obbligo, sia più in generale con riferimento alla tenuta del sistema sanitario e ospedaliero dedicato al Covid e ordinario e della medicina territoriale, di fronte all’aumento dei contagi e dei ricoveri.

Il Comune ha fatto tutto quanto è nelle sue competenze, e anche oltre, per facilitare l’attività di screening nelle scuole e attendiamo quindi dalle autorità sanitarie di avere informazioni chiare circa un piano di intervento realistico e tempestivo o di ogni altro provvedimento necessario per la tutela della salute dei cittadini”.

Il provveditore Marco Anello, rispetto al fatto che al momento non sono stati previsti controlli sui bambini più piccoli dice: “Noi stiamo fornendo il massimo sostegno possibile per agevolare le verifiche. Si è cominciato dalle medie, meglio che niente. È comunque evidente che un controllo su tutti gli studenti sarebbe meglio”.

Le operazioni sono laboriose: compilare schede, preparare i sondini e reagenti, effettuare il prelievo. Per andare oltre in una mattinata sarebbe servito uno spiegamento di forze più significativo.

Ci vorrà del tempo se si calcola che la popolazione scolastica delle elementari a Palermo conta 30 mila alunni, tutti distribuiti in 74 istituti che comprendono anche i 10.564 bimbi della scuola dell’infanzia.

Questa mattina intanto tocca alla scuola Di Vittorio di Viale Giuseppe Di Vittorio, allo Sperone. Sempre per oggi è previsto un incontro tra Comune, Asp e provveditorato agli studi per pianificare un vero screening di massa che comprenda anche i più piccoli.

L’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo ha istituto 10 USCA esclusivamente dedicate alla prevenzione, tracciamento e screening negli Istituti. Le dieci Usca sono distribuite nel territorio: due nella parte occidentale della provincia, due in quella orientale e 6 in città.

Ma sei per la città di Palermo sembrano insufficienti, con una media ciascuna di 240 tamponi (il dato della Madre Teresa di Calcutta dove hanno lavorato 5 medici) impiegherebbero per completare l’opera almeno 40 giorni, ma il virus corre troppo veloce, bisogna stringere sui tempi.

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