Sindaci espulsi dal M5S si riuniscono, c’è anche Domenico Messinese

Sindaci espulsi dal M5S si riuniscono a Quarto. “A m’arcord” potrebbe essere la didascalia di questa immagine, che ritrae tre sindaci, che una volta facevano parte del Movimento Cinque Stelle. E invece è stata scattata solo due giorni fa nel napoletano. Federico Pizzarotti (Parma), Domenico Messinese (Gela) e Rosa Capuozzo (Quarto), insieme per la presentazione dell’associazione “#Coraggio Quarto!”, fondata da quest’ultima subito dopo l’espulsione da M5S.

Tre personaggi politici che hanno fatto discutere molto, sia all’interno, che all’esterno del Movimento di Beppe Grillo, e che ora si ritrovano insieme, ma accomunati da cosa?

I tre sindaci, pare che abbiamo colto l’occasione della presentazione dell’associazione della Capuozzo, per discutere di un possibile nuovo soggetto politico da lanciare a breve. E l’incontro a Quarto, in provincia di Napoli, sarebbe solo il primo di tanti.  Come ha affermato lo stesso Pizzarotti, l’idea è quella di creare una “rete tra amministratori usciti dai discorsi partitici, che abbiano una base di valori condivisi. Questa di Quarto è una delle tappe di avvicinamento per creare la rete”.

Sindaci espulsi dal M5S si riuniscono, per creare una nuova rete

Il concetto della rete, che ha determinato la fortuna politica di Beppe Grillo, ritorna. Un nuovo soggetto politico, quindi, che riunisca chi non ha condiviso le logiche di partito del M5S. Un’idea, che potrebbe tradursi in una chance per molti espulsi di ritornare in pista, senza riciclarsi nei grandi contenitori di destra e sinistra, parlando magari a quell’elettorato moderato, ma simpatizzante, frenato dai toni, spesso eccessivi, del comico genovese.

Sindaci espulsi dal M5S si riuniscono, c’è anche Messinese

Tra i sindaci pronti ad alzare una nuova bandiera, troviamo anche Domenico Messinese, sindaco di Gela, che solo pochi giorni fa ha azzerato la sua giunta. Il primo cittadino del grande Comune Nisseno, è tra quegli espulsi del M5S, che attualmente non ha colore politico, e si ritrova ad amministrare una città, messa in ginocchio dalla crisi economica, dalla disoccupazione, e da un rilancio turistico che sembra non arrivare mai, camminando sul filo di lana.

L’azzeramento della giunta, arriva infatti, dopo la mancata sfiducia, grazie al ritiro di uno dei consiglieri, pronti a mettere Messinese alla porta.