Rinvio regolamento antievasione a Palermo per chi ha chiuso per Covid

Il differimento al 1° settembre 2021 dell’entrata in vigore del Regolamento comunale per il contrasto all’evasione fiscale, approvato a ottobre, per tutte quelle attività produttive che nel 2020 sono state interrotte con provvedimenti di legge di contrasto al Covid 19.

E’ quanto previsto, su indicazione del sindaco Leoluca Orlando, in una proposta di delibera che è stata trasmessa agli uffici per l’inoltro al Consiglio comunale, che ha la competenza in materia regolamentare.

A ottobre dello scorso anno, infatti, il Consiglio aveva approvato un regolamento che prevede un inasprimento delle sanzioni, fino alla revoca della licenza, per le attività commerciali che risultano gravemente morose e che è in vigore dal 1 gennaio di quest’anno. Lo stesso regolamento ha introdotto forme agevolate di pagamento delle imposte pregresse, tramite rateizzazione e rateizzazione assistita da fideiussione bancaria fino a 60 mesi.

Anche in considerazione di tale proposta già formalmente avanzata al Consiglio comunale, gli uffici non hanno avviato alcuna procedura istruttoria relativamente a quelle categorie commerciali per le quali potrebbe applicarsi la proroga.

“L’evasione fiscale per decine di milioni di euro – dichiara il sindaco – rappresenta un grave vulnus per l’operatività dell’Amministrazione e per i servizi, ma certamente in questo momento occorre evitare un accanimento che può concretamente portare alla chiusura di decine se non centinaia di attività. Questo non sarà comunque uno strumento per i furbetti che prima del Covid 19 hanno accumulato migliaia o decine di migliaia di euro di tasse non pagate per farla franca. Mi auguro che la mano tesa da parte dell’Amministrazione non sia fraintesa e che appena sarà superata la crisi tutti capiscano l’importanza di mettersi in regola senza che siano necessarie azioni di recupero coattivo o provvedimenti fortemente sanzionatori. Sono certo che, confermando la sensibilità mostrata fino ad ora – conclude Orlando – il Consiglio comunale, adotterà il provvedimento di sua competenza”.

Sulla vicenda interviene anche l’assessore Leopoldo Piampiano che spiega il contenuto di alcune comunicazioni inviate dal SUAP negli ultimi giorni.
“Con riferimento ad alcune PEC ricevute da cittadini che hanno interloquito con il SUAP – spiega – è bene precisare che essendo vigente il regolamento, in atto il sistema genera automaticamente una PEC ad ogni istanza presentata al SUAP nella quale si avverte l’utente che se dovesse avere pendenze fiscali potrebbe incorrere nelle sanzioni previste dal regolamento antievasione. Nei fatti, in sostanza, al di là di una PEC di contenuto puramente interlocutorio e avente solo funzione deterrente, non vi è al momento alcuna attività istruttoria che possa portare all’applicazione delle sanzioni previste dal Regolamento, almeno per quelle categorie commerciali e produttive i cui codici ATECO sono fra quelli per i quali sono state disposte limitazioni all’attività a causa del Covid 19”.

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