Riapre Tonnara di Favignana, gioiello di museo industriale che rinasce

Riapre Tonnara di Favignana. La tonnara fissa di Favignana, avamposto d’identità e vero gioiello di museo  industriale, riaprirà nella sua funzione produttiva di pesca del tonno rosso.

Oggi, grazie all’attività impressa dall’attuale  Governo regionale, la tonnara di Favignana ritorna al suo antico splendore.

“È stato un complesso e proficuo lavoro di squadra con il comune di Favignana,  che ha visto l’Assessorato impegnato nei confronti del Ministero per far valere le ragioni legate alla produttività della tonnara come tonnara fissa, a determinare l’ufficializzazione, da parte del Ministero delle Politiche  Agricole, Alimentari e Forestali della ripresa delle attività di pesca del  tonno rosso per la Tonnara di Favignana, che sarà affidata alla storica azienda  Nino Castiglione s.r.l. – afferma l’Assessore Bandiera – Giunge a termine un’ operazione strategica per la Sicilia e per il rilancio dell’intero indotto  delle Isole Egadi, alla quale l’Assessorato aveva lavorato con costanza fin dal  lontano mese di marzo, quando si parlò di nuove attribuzioni di quote”.

Riapre Tonnara di Favignana: si attende l’attribuzione della quota, che deve essere assegnata dal Ministero

Era stato proprio l’Assessore Bandiera, alla luce degli aumenti progressivi  del totale ammissibile di cattura del tonno rosso per il triennio 2018-2020,  che riconosce all’Italia una quota pari a 3.894,13 tonnellate per l’annualità  2018 (vale a dire 589,31 tonnellate rispetto all’annualità 2017), a chiedere  contestualmente che le quote venissero distribuite in maniera proporzionale tra  i diversi sistemi di pesca, e che particolare attenzione venisse posta alle  tonnare fisse, per le quali veniva richiesta una quota non inferiore alle 80  tonnellate.

“Siamo all’ultima fase del percorso, i fari adesso sono puntati sull’ultimo  step, ovvero quella dell’attribuzione della quota, che deve essere assegnata  dal Ministero, e che certamente – prosegue l’Assessore – deve essere tale da  rendere l’insediamento economicamente sostenibile oltre che altamente  produttivo.

Su questo, sulla tutela della marineria siciliana tutta e sulle  nuove attribuzioni di quote tonno, continueremo la nostra azione e il nostro  proficuo ed incisivo pressing nei confronti delle istituzioni nazionali e  comunitarie”.