Riaperture in Sicilia. L’inizio della Fase 2 delle misure di contenimento del Coronavirus ha portato diversi governatori regionali a chiedere maggiori concessioni per le attività commerciali e produttive nel territorio.
Le gravi difficoltà economiche che si stanno vivendo in diversi settori della società, e i dati incoraggianti sulla diffusione del contagio che continuano ad arrivare in particolar modo dalle regioni del Centro-Sud, spingono a prendere in considerazione la possibilità di anticipare la riapertura di negozi e locali.
Secondo il decreto ministeriale Fase 2, approvato dal Governo Conte lo scorso 27 aprile, il programma delle riaperture è il seguente: dal 18 maggio è previsto il ritorno al lavoro del commercio al dettaglio, dei musei, e delle biblioteche. In base alla normativa vigente invece parrucchieri, centri estetici, ristoranti e bar potranno accogliere i propri clienti a partire dal 1 giugno. Attualmente ai locali di ristorazione è concessa solamente la possibilità di effettuare consegne a domicilio o asporto.
Queste misure hanno scontentato diverse categorie imprenditoriali, costrette a rimandare la ripresa dei propri commerci per molto tempo ancora. In particolare, ristoranti e centri benessere hanno espresso in maniera vigorosa le proprie rimostranze.
Tanto che il Governo nazionale sta valutando la strada delle riaperture differenziate. È stata bocciata la richiesta avanzata durante la conferenza Stato-Regioni per un “liberi tutti” già dall’11 maggio. Secondo il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia servono almeno due settimane per valutare in maniera efficace gli effetti dell’inizio della fase 2.
Ma è plausibile una riapertura a partire dal 18 maggio in quei territori dove la diffusione del virus è stata limitata. L’ulteriore allentamento del lockdown dovrà essere effettuato sotto la responsabilità delle amministrazioni locali seguendo tutti i protocolli di sicurezza e monitorando costantemente il numero di contagi.
“Le linee guida per le attività commerciali arriveranno dall’Inail e, prima ancora, da accordi con le parti sociali, allo scopo di tutelare i lavoratori”. Questo quanto annunciato da Boccia al termine della conferenza.
Questo cosa significherà per la Sicilia? Quella guidata da Musumeci è stata tra le giunte a rispondere in maniera più tempestiva e decisa alla propagazione del virus. Dopo aver chiuso gli accessi via aerea e via mare in Sicilia, il governatore ha disposto misure molto limitative dei movimenti dei cittadini, in alcuni casi anche più pesanti rispetto a quelle imposte nei focolai del Covid del Nord Italia.
Adesso che la situazione appare sotto controllo, con una curva dei contagi abbastanza piatta, Musumeci e i suoi assessori stanno valutando i termini per accelerare la ripresa economica in Sicilia.
Oggi in conferenza stampa il governatore siciliano ha annunciato di aver chiesto al governo centrale di fare riaprire anticipatamente parrucchieri e barbieri. “Crediamo che possano aprire anche i negozi al dettaglio. Penso che potremo allargare le maglie”, ha dichiarato.
L’ordinanza regionale arriverà a metà maggio se la curva dei contagi continuerà a scendere. Non è mancato però un richiamo alla responsabilità dei cittadini. Il presidente della Regione ha detto infatti di aver visto troppe persone in giro senza mascherina protettiva.
Intanto alcune regioni hanno deciso di accelerare i tempi e permettere la riapertura anticipata di alcune attività.
Il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha annunciato che da lunedì 11 maggio riapriranno alcune attività. “Abbiamo fatto una proposta molto responsabile -ha detto Fedriga in collegamento con 24 Mattino su Radio 24. “Abbiamo detto, partiamo lunedì con il commercio al dettaglio e dal 18 con le attività mancanti. Ricordo che il commercio al dettaglio è già aperto le regole che il governo ha giustamente messo per i negozi di abbigliamento per bambini e per le librerie possono valere anche per gli altri, così permettiamo lunedì di ripartire a quegli imprenditori che sono pronti a garantire la sicurezza”.
Anche il Consiglio provinciale di Bolzano ha deciso di accelerare verso la Fase 3. Ieri sera è infatti stata approvata con 28 sì, un no e sei astensioni la legge che permetterà da domani la riapertura dei negozi. L’ok per parrucchieri, bar, ristoranti e musei scatta invece da lunedì 11.
Così il governatore di Bolzano Arno Kompatscher: “La nostra è una ripresa in sicurezza che coinvolge tutti i cittadini per una responsabilità comune”.
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