Regole anti-covid, la linea dura di Orlando e quella soft di Musumeci

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sceglie la linea dura per provare ad arginare la valanga di contagi da Covid-19 che si stanno registrando in città e in generale in tutta la regione.

Dopo aver minacciato di intervenire sulla movida se i palermitani non si fossero dimostrati responsabili, adesso lo fa davvero, alla luce delle regole dettate dal nuovo Dpcm firmato dal premier Conte.

Stop quindi alla vendita di alcolici dopo le 21.00 da parte di tutti gli esercizi commerciali, compresi supermercati notturni e distributori automatici e niente concerto in piazza per la notte di Capodanno, per scongiurare pericolosi assembramenti. Annullate anche la Fiera dei Morti di Piazza Giotto e la Fiera di Natale di Piazza Castelnuovo.

Al posto del concerto di Capodanno saranno organizzati tanti altri piccoli eventi da dirottare su piccole realtà di teatro, musica e danza che prevedano pochi spettatori alla volta.

Di diverso avviso è il presidente della Regione Nello Musumeci che sceglie invece una linea molto più aperta.

Il governatore ha infatti firmato un’ordinanza con la quale recepisce l’ultimo Dpcm del Governo senza introdurre misure più restrittive.

L’idea del governatore è quella di tenere aperto tutto ciò che è possibile non chiudere, quindi nessuna riduzione della presenza nelle sale da Bingo e sale scommesse, e poche limitazione nei mezzi di trasporto.

Musumeci ha affermato che la Sicilia al momento non è in una situazione di emergenza. “Siamo al sesto/settimo posto nella graduatoria nazionale. È chiaro però che non siamo neanche rilassati”.

Secondo il governatore, la politica deve trovare il giusto punto di equilibrio tra il ‘chiudiamo tutto’ e il ‘teniamo tutto aperto’. “Non è una cosa facile dover lavorare e compiere scelte dalle quali spesso dipende la salute degli altri e soprattutto l’andamento della economia regionale, ma sono a posto con la mia coscienza“, continua Musumeci.

Abbiamo compiuto ieri 7.000 tamponi siamo ad una media giornaliera di 6.500-7.000, sia quelli tradizionali sia i tamponi rapidi. Abbiamo pubblicato un bando tre giorni fa e già hanno aderito 3.000 operatori medici ed infermieri per reclutare alcune migliaia di persone che possono operare i cosiddetti tamponi salivari che vogliamo utilizzare per i ragazzi nelle scuole. Abbiamo già comprato 4 milioni di tamponi di cui 2 milioni disponibili, tra tamponi rapidi e tamponi salivari”.

Nell’ordinanza firmata da Musumeci non è stata prevista nessuna accelerazione sullo smart working, mentre è confermata la riduzione della quarantena a dieci giorni.

Intanto in Sicilia si registrano nuovi cluster, da Galati Mamertino, dove si è raggiunto il numero di 115 positivi e c’è anche la prima vittima, fino a Montemaggiore Belsito, dove in una popolazione di tremila abitanti si contano già 49 positivi.

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