Provvedimenti sulla movida: multe per chi si assembra, non per i gestori

La nuova ordinanza firmata da Musumeci esclude al momento qualsiasi ipotesi di nuovi lockdown, per correre ai ripari si è dunque optato sull’inasprimento dei controlli delle regole dettate.

“Alzare l’asticella dei controlli e del buonsenso individuale” come ripete il governatore.

Eventuali zone rosse per il contenimento dei contagi potranno essere istituite dal governo previa relazione del dipartimento di Prevenzione dell’Asp che individui un’area in cui l’emergenza è già oltre determinati parametri.

Questi parametri non sono fissi: a Palermo un focolaio per essere tale non può avere gli stessi numeri che in un paese della provincia.

Il modello è quindi quello già applicato alla missione di Biagio Conte con la chiusura di un’area ben individuata per evitare che il virus si diffonda oltre una data zona della città.

Per quanto riguarda invece la tanto additata movida, dal momento che solo il governo nazionale potrebbe prevedere una chiusura anticipata o simili restrizioni, l’ordinanza che riguarda la Sicilia punta su un aumento dei controlli delle forze dell’ordine su chi staziona fuori creando assembramenti.

Allertati quindi anche i prefetti e i sindaci che dovranno attivare pattuglie dedicate dei vigili urbani.

La novità importante è che l’oggetto del controllo non sarà il gestore del locale ma i clienti: eventuali multe saranno indirizzate a loro.

Nel caso invece di concerti, convegni o spettacoli se si formeranno assembramenti e violazioni delle misure di sicurezza sarà l’organizzatore a pagare.

Una decisione presa per non penalizzare o ostacolare le attività produttive.

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