Open Arms, al via l’udienza preliminare per Matteo Salvini
È cominciata l’udienza preliminare – off limits per i giornalisti – nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Nel bunker del carcere Ucciardone di Palermo c’è, infatti, stata la richiesta di costituzione delle parti civili (18).
Salvini è stato accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato lo sbarco a Lampedusa a 147 migranti soccorsi in mare dalla ong Open Arms ad agosto del 2019 che rimase 20 giorni ferma davanti alla maggiore delle Pelagie. Fu poi ordinato lo sbarco dai magistrati di Agrigento.
L’accusa è rappresentata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal pm Gery Ferrara. Nell’atto dei pm, ci sono due lettere del presidente Conte che solevitavano l’allora ministro dell’Interno a far sbarcare al più presto i 27 minori non accompagnati.
“Il divieto di approdo della nave dell’ong Open Arms non fu una decisione individuale di Salvini, ma dell’intero esecutivo – afferma davanti al gup di Palermo l’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini.
Le parti civili: alcuni dei profughi trattenuti a bordo, il comandante della Open Arms, il capo missione della ong catalana e diverse associazioni tra le quali Legambiente, Arci, l’associazione Accoglie Rete, Giuristi Democratici, il Ciss, Open Arms, Mediterranea Saving Humans, Cittadinanza Attiva. Salvini è stato accorto da cartelli e slogan che riportavano la scritta: “Processo all’odio”.
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