Nuovo Dpcm, Boccia: “Misure? Automatiche in base ai contagi”
Si è tenuto questa mattina l’incontro tra ministri, le Regioni, i Comuni e le Province, insieme all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il ministro Francesco Boccia, sul testo del nuovo Dpcm.
Le Regioni avrebbero chiesto misure uniformi per tutta Italia. I sindaci, inoltre, puntano a chiusure pianificate in maniera chiara sulla base del livello di rischio.
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, spera che il documento “stavolta sia davvero condiviso. Vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori”.
“Il documento dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e il sistema di monitoraggio che abbiamo condiviso – illustra il ministro delle Autonomie Francesco Boccia – con scienziati e Regioni ha una serie di ipotesi che devono scattare automaticamente. Se un Rt (indice di contagiosità, ndr) supera un certo livello, allora alcune misure devono scattare in automatico”.
Il ministro è poi tornato sul discorso scuole “Non si deve prendere una decisione univoca ma deve dipendere dal grado di Rt in ogni regione. Ogni presidente di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio”.
“Le regioni che singolarmente chiudono alcune attività o riducono gli orari in base all’attuazione del piano condiviso sull’andamento epidemiologico devono sapere che saremo al loro fianco con ogni forma di sostegno“, ha concluso.
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