Morto Totò Riina, il capo dei capi della mafia: aveva 87 anni
Morto Totò Riina. Alle 3:37 di questa notte, il capo dei capi della mafia si è spento all’età di 87 anni. Il boss dei boss è deceduto presso l’ospedale di Parma, nel Reparto detenuti. Al suo capezzale dovevano arrivare i tre figli e la moglie, Ninetta Bagarella.
Morto Totò Riina, al suo capezzale la moglie e i tre figli
I familiari avevano ricevuto l’autorizzazione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Riina era malato da tempo. Qualche giorno fa le sue condizioni di salute si erano aggravate. Aveva subito due interventi chirurgici ed era entrato in coma farmacologico.
Morto Totò Riina, il messaggio del figlio Salvo su facebook
“Per me tu non sei Totò Riina, sei il mio papà. E in questo giorno per me triste ma importante ti auguro buon compleanno papà. Ti voglio bene, tuo Salvo“. Questo il messaggio che il figlio Salvo aveva rivolto al padre durante le sue ultime ore di vita, attraverso un post su facebook. Il post, che è stato rimosso, aveva ricevuto moltissimi like e condivisioni.
Morto Totò Riina, doveva scontare 26 ergastoli
Il capo dei capi, partito da Corleone, responsabile della morte di centinaia di innocenti, era detenuto nel carcere di Parma, e doveva scontare ben 26 ergastoli in regime di 41 bis. Fino a pochi mesi prima della sua morte si era scatenato un acceso dibattito circa la possibilità di fargli scontare la pena agli arresti domiciliari, per concedergli una morte dignitosa. da più parti si era gridato allo scandalo. Da Rita Dalla Chiesa a Salvatore Borsellino, tanti i familiari delle vittime di mafia che avevano manifestato la propria rabbia di fronte ad una notizia che aveva lasciato sgomenta la società civile.
La richiesta era stata poi rigettata dai giudici, che lo avevano ritenuto ancora “lucido” e per nulla pentito della sua attività criminale, che ha causato anche la morte dei giudici Falcone e Borsellino, del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido per punire il padre, Santino. che per primo aveva raccontato chi erano i mandanti della strage di Capaci.