Il Consiglio comunale ha approvato ieri una modifica al regolamento sugli “Interventi abitativi”, grazie alla quale gli immobili confiscati alla mafia, utilizzabili come abitazione, vengono equiparati agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Con il nuovo regolamento si crea, così, un unico bacino di beni immobili che possono essere destinati a famiglie che hanno necessità abitative.
“Un tassello importante ad un percorso di legalità e di antimafia dei fatti, poiché assegnare alle famiglie in condizioni di fragilità le case che prima appartenevano al patrimonio della mafia, oltre a contrastare la mafia stessa, contribuirà a sottrarre quelle famiglie al bacino di sottocultura e di bisogno che le organizzazioni criminali hanno invece interesse a mantenere e alimentare”. Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere di Avanti Insieme Massimo Giaconia, Valentina Chinnici, Claudia Rini e Toni Sala.
E in questo modo, ferma restando la validità della vecchia graduatoria ERP del 2003, basata sui parametri fissati dalla legge regionale, sarà più facile l’assegnazione di alloggi a famiglie che attualmente sono in situazione di disagio, tenuto conto infatti che la graduatoria dell’emergenza abitativa è invece aggiornata semestralmente e, quindi, più rispondente alla situazione attuale.
Da ora in poi, dunque, si procederà sempre con l’assegnazione di alloggi ERP o di immobili confiscati alla mafia, scegliendo in modo alternato fra le diverse graduatorie e rispettando la priorità già fissata per le famiglie al cui interno sono persone con disabilità.
“Fino a ieri l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia a scopo abitativo era necessariamente temporanea – dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune Fausto Melluso e Katia Orlando – ora sarà possibile effettuare normali assegnazioni e dare serenità ai nuclei destinatari.
Quanto alla complessa vicenda delle graduatorie, l’accorpamento certamente va incontro alle esigenze di chi si trova in una situazione di disagio abitativo emergente. Per dare una dimensione oggi sono circa 5000 a Palermo gli alloggi Erp, mentre sono 190 gli alloggi che sono stati confiscati alla mafia, e l’anno passato sono stati assegnati un centinaio di alloggi ERP e sette alloggi confiscati. Un passo nella giusta direzione che naturalmente dovrà essere accompagnato dal miglioramento di tutti gli strumenti di sostegno alla grave marginalità sociale che oggi più che mai sono decisivi per la nostra comunità”.
Anche se l’assegnazione al Comune di nuovi alloggi ERP da parte dello IACP è sostanzialmente ferma da alcuni anni (alcune decine di immobili sono attualmente in costruzione nel centro storico), si registra comunque una disponibilità di 100-150 appartamenti l’anno, dovuta a perdita dei requisiti o decesso dei precedenti assegnatari. Con il nuovo regolamento, una parte di questi alloggi potrà essere destinata a famiglie in emergenza abitativa.
“Grazie a questo voto – afferma l’assessore Giuseppe Mattina – si rende più semplice la gestione del patrimonio immobiliare per fini abitativi, creando un unico elenco dei beni disponibili. A beneficiarne saranno le famiglie in emergenza, cui l’assegnazione di beni confiscati non sarà più temporanea e che potranno più facilmente accedere ad alloggi di edilizia popolare”.
Per il sindaco Leoluca Orlando, il voto del Consiglio comunale “avvenuto senza alcun emendamento alla proposta avanzata dalla Giunta e dall’assessore, sottolinea l’importanza e la condivisione di un provvedimento rivolto a sostenere le famiglie in difficoltà, sottolineando la cura che la città vuole rivolgere ai più fragili”.
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