I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno scoperto una frode fiscale, perpetrata da 20 aziende dislocate sull’intero territorio nazionale, che ha permesso ad una società messinese di non pagare 5,6 milioni di euro, complessivamente, quasi 3 milioni di euro di IVA ed imposta sul reddito delle società.
Per questo reato, previa perquisizione, sono stati sequestrati quasi 3 milioni di euro, disposti dal Gip del Tribunale di Messina, su proposta della Procura di Messina.
Il titolare è un cinese della società messinese, operante nel settore del commercio di articoli di abbigliamento, accessori, grandi magazzini.
Il titolare cinese è stato segnalato alla Procura della Repubblica.
In particolare, è stato rilevato come l’imprenditore indagato avesse abbattuto il reddito dell’azienda attraverso la contabilizzazione di costi inesistenti, fittiziamente documentati da fatture false emesse da 19 società, per la maggior parte riconducibili a persone di etnia cinese.
Le indagini hanno consentito di verificare come l’indagato abbia reinvestito le somme evase attraverso l’acquisto di quote di un fondo comune d’investimento, presso una società di gestione del risparmio milanese, inconsapevole della frode al Fisco, dice la Gdf.
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