Mafia al Borgo, la cresta sui soldi raccolti per una famiglia da aiutare
Gli “uomini d’onore” del Borgo, finiti in cella ieri in un blitz dei carabinieri, erano arrivati a fare la cresta sui soldi raccolti per aiutare la famiglia di un anziano investito da un autobus e morto.
La circostanza è emersa grazie alle microspie messe nell’auto dei due uomini d’onore incaricati di riscuotere il pizzo, Giovanni Zimmardi e Vincenzo Vullo.
L’intenzione del clan era di organizzare una colletta nel rione tra i commercianti per riscuotere il denaro da devolvere ai familiari della vittima. I due avevano pianificato però di consegnare ai parenti del morto solo 2.000 dei 6.000 euro che si apprestavano a incassare.
Gli investigatori non hanno accertato se il resto della somma sarebbe stata messa a disposizione, comunque, della famiglia mafiosa o sarebbe stata spartita tra i due.
Unanime l’apprezzamento da parte di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria per l’operazione portata a termine ieri dai carabinieri.
Anche il premier Giuseppe Conte ha espresso gratitudine e apprezzamento e ha promesso, attraverso un messaggio sulla sua pagina Facebook, che volerà presto a Palermo per congratularsi personalmente: “A Palermo alcuni commercianti del quartiere Borgo Vecchio hanno combattuto la paura per le estorsioni e la violenza mafiosa con il coraggio della denuncia. Con loro l’Italia alza la testa”.
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