Liberato dopo 22 giorni imprenditore catanese sequestrato ad Haiti

Dopo 22 giorni di prigionia è stato liberato l’imprenditore catanese Giovanni Calì, sequestrato ad Haiti da una banda di criminali comuni che chiedeva un riscatto per la sua liberazione.

Ne dà notizia la Farnesina, che in una nota ricorda che “il nostro connazionale era stato prelevato presso il cantiere dove lavorava da un gruppo criminale locale.

“Sono felice che Vanni Calì sia stato liberato e che prestissimo possa riabbracciare la sua famiglia. Dopo 22 difficili giorni per lui, e di profonda preoccupazione per quanti gli vogliono bene, oggi è doppiamente giorno di festa. A Giovanni, per il suo onomastico, un abbraccio per ora solo virtuale”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

La liberazione è stata possibile grazie al lavoro quotidiano della nostra intelligence e dell’Unità di Crisi della Farnesina, che ha mantenuto giorno dopo giorno i contatti con la famiglia in Sicilia”, si legge.

“Grazie alla nostra intelligence e all’Unità di Crisi di @ItalyMFA”, ha commentato a caldo il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, in un tweet diffuso in piena notte.

Giovanni Cal’, 74 anni, di Catania, si trovava ad Haiti per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando della costruzione di una strada.

Gli indizi portarono subito gli inquirenti nella direzione delle diverse violente bande criminali che si dedicano ai rapimenti a scopo di ricatto, in particolare di funzionari stranieri e anche sacerdoti.

In particolare si pensò alla gang 400 Mawozo, già nel mirino delle forze dell’ordine per il rapimento di sette religiosi cattolici a Port-au-Prince, la quale avrebbe chiesto un riscatto di 500 mila dollari di riscatto.

Pogliese: “Lo aspettiamo a Catania”

“La notizia della liberazione dell’ingegnere Vanni Calì ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai familiari e ai tanti amici e conoscenti di un professionista apprezzato per le sue qualità umane e lavorative. Stamattina ho sentito la figlia Alessia che mi ha riferito di avere sentito al telefono papà, molto provato, ma in discrete condizioni di salute.

Nelle prossime ore la Farnesina, a cui va dato atto di avere con agito con particolare sagacia e concretezza, renderà note le modalità del rientro in Italia da Haiti. Noi lo aspettiamo a Catania per dimostrargli tutto l’affetto della comunità etnea per questo brutta esperienza che è stato costretto a subire, per mano di malfattori”. Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese.

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