Isola delle Femmine, 111 mila euro per il restauro di “Torre di terra”

A Isola delle Femmine nuova vita per la “Torre di terra” che tornerà all’antico splendore con il restauro della struttura muraria e un’illuminazione ad energia pulita per risplendere al calar della sera agli occhi di residenti e visitatori.

Gli interventi di riqualificazione saranno realizzati con 111 mila euro di fondi europei del Gruppo di Azione Locale Terre Normanne presieduto da Marcello Santo Messeri grazie ad un bando (sottomisura 7.2) a cui il comune marinaro alle porte di Palermo ha partecipato nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Siciliana.

Il direttore amministrativo del Gal, Giuseppe Sciarabba, insieme con il direttore tecnico, Francesco Rossi, hanno consegnato al sindaco Orazio Nevoloso e all’assessore Luisa Tricoli il decreto di finanziamento per il via libera all’assegnazione dei lavori.

Il progetto prevede il restauro conservativo del paramento murario esterno con un procedimento di sabbiatura e listatura per ripristinare la configurazione originaria e storicizzata della torre di avvistamento costiero risalente al ‘400, al tempo del re aragonese Martino il giovane, danneggiata da numerose tracce di umidità.

Sarà applicato un nuovo strato di intonaco e sarà collocata una nuova pavimentazione in piastrelle di cotto. Sulla terrazza, invece, la pavimentazione verrà conservata e ripulita, con l’installazione di ringhiere in prossimità delle feritoie che ospitavano le bocche da fuoco. Sia al piano primo che sulla terrazza saranno posizioni nuovi infissi in legno.

“Le opere – spiegano Sciarabba e Rossi – si inquadrano in un’ottica di strategia locale di sviluppo come fattore d’impulso per il turismo culturale e storico di Isola delle Femmine, rendendo nuovamente fruibili quelle porzioni di territorio maggiormente soggette a degrado e abbandono. In questo contesto, il programma d’investimento del Gal Terre Normanne rappresenta un’operazione di rilevanza anche ambientale e sociale per la borgata marinara, con ricadute positive sotto il profilo economico e patrimoniale”.

Il restauro sarà completato con un impianto di illuminazione esterna composto da quattro proiettori posizionati sul terreno e puntati sulla torre. Saranno installati anche un impianto di video-sorveglianza e un impianto fotovoltaico, quest’ultimo sul tetto della struttura e prospiciente via Siracusa, per consentire un risparmio energetico e nel contempo una riduzione di emissioni nell’atmosfera.

“I fondi europei dei Gal – concludono Sciarabba e Rossi – permettono sui territori lo sviluppo di progetti innovativi non realizzabili con forme di finanziamento ordinarie, una via quasi obbligata soprattutto per i comuni ed altri enti pubblici a corto di risorse, mettendo inoltre in moto un volano non indifferente di opportunità per la ripresa economica post pandemia”.

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