Fila per il vaccino alla Fiera, terzo giorno di disagi e polemiche

Ripartite oggi anche a Palermo le vaccinazioni con Astrazeneca destinate a docenti, forze dell’ordine e over 70. Una moltitudine di gente che va a sommarsi ai fragili che in questi giornI hanno iniziato a vaccinarsi, aggravando la già critica situazione alla Fiera di Palermo dove il tempo d’attesa è lungo e le condizioni di grave disagio.

Per ovviare all’affollamento il commissario Costa aveva deciso di diminuire il numero della somministrazioni da 1.500 al giorno a 1.200, ma non basta.

Si fanno sentire le forze politiche e le istituzioni. Il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana in una nota scrive: “Abbiamo atteso tre giorni per comprendere se si trattasse di una disorganizzazione risolvibile ma di fatto anche oggi alla Fiera del Mediterraneo per la somministrazione dei vaccini regna il caos, e dato che si tratta di persone vulnerabili, l’attesa per strada in piedi e oggi anche sotto la pioggia per attendere il proprio turno senza mantenere le adeguate distanze, è un fatto grave e assurdo”.

“E’ evidente ormai da giorni -continua – non si può proseguire soltanto in Fiera data l’enorme mole di prenotazioni, non si possono fare attendere le persone per strada per ore, evidentemente bisogna distribuire il flusso anche in altri siti, meglio al chiuso da utilizzare in aggiunta alla Fiera”. La Piana aggiunge “sappiamo che gli operatori sanitari dell’Asp, i volontari della Protezione civile che lavorano in Fiera stanno dando il massimo senza sosta, li ringraziamo, ma non si può non notare una cattiva organizzazione che grava sui più fragili. Si organizzi diversamente questo calendario di vaccinazione trovando hub adeguati”.

Gli fa eco la deputata regionale 5stelle Roberta Schillaci: “Non è ammissibile fare attendere per ore persone in condizioni precarie di salute, l’organizzazione dei vaccini alla Fiera di Palermo continua ad essere disastrosa, l’assessore Razza e il commissario per l’emergenza Covid a Palermo intervengano”.

“Dopo l’avvio caotico – afferma Schillaci – la situazione non ci sembra migliorata granché. Le attese sono ancora lunghissime e sicuramente non accettabili per chi è in condizioni precarie di salute, come sono tanti delle categorie chiamate ora per i vaccini. E tutto ciò con l’aggravante delle condizioni meteo di questi giorni, non certo delle migliori, che costringono all’attesa al freddo e anche sotto la pioggia”.
“Le lunghe attese – aggiunge Schillaci – oltre a creare enormi difficoltà a chi è in coda, creano pericolosi assembramenti che espongono al rischio di contagio persone che, in quanto fragili, da mesi conducono una vita di clausura per evitare pericolosi contatti anche con parenti stretti e amici: sarebbe paradossale che contraessero il virus proprio nel tentativo di mettersi al sicuro dal contagio”.

“Anche se comprendiamo – conclude Schillaci – l’importanza di correre sul versante delle vaccinazioni, chiediamo però di rivedere il meccanismo delle prenotazioni: le interminabili code e gli inevitabili conseguenti assembramenti sono da evitare ad ogni costo”.

Orlando a Costa e Faraoni “Valutare supporto del Comune”

Il Sindaco Leoluca Orlando ha inviato poco fa una nota al Commissario ad-hoc per la emergenza Covid in provincia di Palermo, Renato Costa, e alla Direttrice Generale della Asp di Palermo, Daniela Faraoni, nella quale conferma la “disponibilità della Protezione civile comunale” e invita a “valutare ogni possibile forma di coinvolgimento e supporto da parte dell’amministrazione comunale in ogni sua articolazione per far fronte alle necessità emerse in queste ore ed alleviare le criticità riscontrate dai cittadini.“

Orlando afferma di essere “conscio delle difficoltà organizzative connesse al servizio, in particolare quello rivolto ai soggetti fragili e fragilissimi, sia per la oggettiva situazione di emergenza, sia per le generali incertezze legate all’andamento della campagna vaccinale a livello nazionale ed europeo.”

Allo stesso tempo, il Sindaco ritiene che l’esperienza del drive through alla Fiera sia stata fino ad ora un’eccellenza delle attività di screening e prevenzione legate al Covid-19, sia per l’altissimo numero di cittadini cui è stato effettuato il tampone sia per l’esempio di proficua collaborazione fra soggetti istituzionali di diverso livello“. 

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