Figliuolo: “Su Astrazeneca si poteva comunicare meglio”
Il commissario per l’emergenza Covid in Italia Francesco Figliuolo è stato oggi ospite a Domenica In e nel corso dell’intervista ha ammesso che sulla vicenda del vaccino Astrazeneca c’è stata una falla nella comunicazione: “Nonostante tutto i nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata. Su AstraZeneca ci sono state più di 10 indicazioni diverse nel tempo, ma questo è figlio di un virus nuovo e sconosciuto e dei progressi della farmacovigilanza” ha precisato.
“Ci sono state delle motivazioni da parte della gente. In un’altra condizione si utilizzava tutto quello che avevamo per far calare la curva dei contagi, ora invece possiamo usare altri vaccini per l’eterologa con la seconda dose”di Astrazeneca: forse si poteva comunicare meglio” ammette.
Sulla domanda in merito al raggiungimento dell’immunità di gregge nel nostro paese ha precisato: “Si raggiungerà all’80% dei 54 milioni della platea di vaccinabili, e sono assolutamente convinto che raggiungeremo questo obiettivo a fine settembre. Ma bisogna andarsi a vaccinare, come dimostra anche l’esperienza di altri Paesi a un certo punto si fa fatica a trovare i vaccinandi”.
“Di vaccini a Rna (Pfizer e Moderna) ne abbiamo a sufficienza, a luglio solo poco meno di giugno. Ora usiamo AstraZeneca solo per la seconda dose agli over 60 e Johnson per le persone difficili da individuare o per categorie particolarmente mobili”.
E sulla questione della riapertura delle discoteche sottolinea: “I giovani devono poter tornare in discoteca con atteggiamento responsabile e con il green pass” conclude.
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