La pioggia di cenere sui territori ai piedi dell’Etna non accenna a fermarsi provocando danni e disagi.
Pioggia di lapilli di grosse dimensioni e la popolazione è fortemente preoccupata. Impraticabile l’autostrada A18 tra Fiumefreddo e Giarre.
Da questa notte l’attività stromboliana al cratere di Sud Est (CSE) è passata a fontana di lava e dalle 6.20 ha formato una colonna eruttiva che ha adesso superato l’altezza di 10 chilometri, disperdendosi in direzione Est.
Il tremore vulcanico, dalle 8 in poi di questa mattina, ha raggiunto un’ampiezza media molto alta. Danni gravissimi inoltre alle colture. La caduta di cenere vulcanica è superiore a quella di otto anni fa quando fu dichiarato lo stato di calamità.
Si tratta del decimo parossismo nel giro di poche settimane. Come rilevato dall’Ingv si è registrato all’alba un ulteriore rapido aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico che al momento è su valori alti.
Una nuova pioggia di cenere questa mattina si è riversata sui paesi della provincia etnea quali Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi.
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