L’Etna non smette di tenere gli abitanti dei paesi pedemontani col fiato sospeso. Da alcune ore il sole sopra diversi paesi è oscurato da un’immensa nube sospinta dal vento verso Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo. E’ in corso un’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est del vulcano con notevole emissione di cenere.
E’ quindi allarme cenere per le popolazioni. In particolare, si registra una cospicua ricaduta di cenere sull’abitato di Zafferana Etnea e di Santa Venerina. Lapilli sono caduti anche a mare tra Stazzo e Riposto.
Si tratta del settimo evento parossistico registrato dallo scorso 16 febbraio, con conseguenti gravi disagi per i paesi che si trovano ai piedi della montagna.

Interviene il segretario e deputato regionale del Partito Democratico in Sicilia, Anthony Barbagallo e parla della necessità di “Risorse immediate ai comuni colpiti dall’emergenza cenere vulcanica”.
“In particolare – sottolinea Barbagallo – la pioggia di cenere, in seguito alla nuova attività del Vulcano, si è abbattuta sui comuni di Zafferana Etnea, Milo, Sant’Alfio, Santa Venerina, Giarre, Riposto e Mascali. E’ urgente l’intervento immediato della Protezione civile, fornendo mezzi e sostegno ai comuni e che il Governo regionale garantisca le risorse necessarie per non lasciare soli i sindaci, le comunità e i cittadini nella gestione di un momento così difficile”.
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