Di Maio a Palermo incontra lavoratori Fincantieri ma diserta Corleone

Di Maio a Palermo. Il Ministro del Lavoro è sbarcato nel capoluogo per incontrare i lavoratori di Fincantieri ai Cantieri Navali di Palermo. Presentato al Ministro anche uno spaccato della Palermo che produce, con circa 150 imprenditori locali che hanno avuto modo di confrontarsi su temi importanti come quelli del lavoro e del rilancio dell’Isola.

Di Maio nel suo intervento  ha parlato degli investimenti di Fincantieri per Palermo. Da anni nella città non si costruisce una nave e così Di Maio risponde: “Io sono qui per dire al management di Fincantieri che le aziende di Stato nel Sud hanno sia funzione economica ma anche funzione sociale. Per questo gli investimenti nelle aree con più alta disoccupazione devono aumentare”

Oggetto del confronto anche la questione della rete stradale regionale alla luce della recente visita del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli qualche giorno fa.

“Serve un commissario straordinario per le strade provinciali e per quelle statali. Le infrastrutture buone sono fondamentali. Mi aspetto che il presidente Musumeci invii al più presto la richiesta di nomina del commissario. I soldi ci sono. Dobbiamo dare subito i poteri necessari per realizzare le opere. Con i poteri ordinari non si risolve nulla”.

Il ministro ha confermato l’impegno di questo Governo sullìintroduzione del reddito di cittadinanza e “quota cento”. Sulla bocciatura della legge di Bilancio da parte dell’Europa incalza: “Abbiamo dimostrato disponibilità al dialogo con l’Unione Europea. Una disponibilità però a far crescere i tagli alla spesa e alla vendita degli immobili inutili”.

Di Maio a Palermo: confermata l’intenzione di cancellare il Movimento nel paese simbolo della mafia

Luigi Di Maio ha disertato la visita a Corleone a seguito del caso della foto che ritrae il candidato sindaco M5s Maurizio Pascucci col nipote del boss Bernardo Provenzano, dichiarando senza mezzi termini: “Il simbolo del Movimento 5 Stelle non entrerà in Consiglio Comunale”.

“Io sono un ministro della Repubblica. Lo Stato non tratta e non parla con la mafia. Quella foto – aggiunge Di Maio – anche se fatta in buona fede, comunica a quel mondo lì qualcosa di malsano perché dice qui il M0vimento 5 Stelle è vicino al nipote di Provenzano. Ieri andare lì sarebbe stato un segnale deflagrante per tutto il Paese”.

“Se lunedì ci sarà un solo eletto del consiglio comunale di Corleone io ritirerò il simbolo. Non posso rischiare che si pensi che il M5s sia appoggiato dalla mafia, ma presto incontrerò i cittadini onesti” ha sottolineato Luigi Di Maio in visita i cantieri navali palermitani alla presenza dei giornalisti.