Covid, controlli degli esercizi pubblici ad Acireale (Ct)
Nel tardo pomeriggio del 13 marzo u.s., personale del Settore Polizia Amministrativa del Commissariato P.S. di Acireale ha effettuato attività di controllo, unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria e di Igiene Pubblica di Acireale e della Polizia Locale – Ufficio Annona, nei confronti di due esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande ubicati al Centro di Acireale.
Tale attività si è resa necessaria al fine di verificare eventuali irregolarità in relazione alle autorizzazioni e al rispetto delle norme igienico sanitarie, nonché in tema di corretta gestione dei rapporti di lavoro, del rispetto della normativa Anti Covid e del divieto di mescita di alcolici a clienti minorenni.
Sebbene all’atto dei controlli, non sono state rilevate violazioni alla normativa per il contenimento dei contagi del virus COVID-19, né presenza di minorenni che consumassero alcolici, tuttavia sono state riscontrate diverse violazioni alle specifiche normative del settore.
In particolare, in uno dei due esercizi, venivano identificati n.11 presenti, tra cui il titolare ed alcuni dipendenti.
All’esito del sopralluogo sono state riscontrate le irregolarità di seguito specificate: mancata implementazione del manuale di autocontrollo, che comporta una sanzione di euro 2.000,00 secondo quando disposto dall’art. 6 del D.lgs. del 6.11.2007, n.193 (ASP – Dipartimento Prevenzione Veterinaria) – prescrizioni riguardo lo sgombero di locali non idonei alla destinazione d’uso; mancanza preventiva della comunicazione di assunzione di n.2 dipendenti (elevata sanzione per complessivi euro 5.600 – Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania).
Mentre presso il secondo esercizio sottoposto a controllo sono stati identificati n.9 presenti, tra cui il titolare e alcuni dipendenti.
All’esito del sopralluogo sono state riscontrate le seguenti violazioni: mancata implementazione del manuale di autocontrollo, di cui al citato art. 6 del D.lgs. 193/2007 con sanzione pari a euro 2.000,00; prescrizioni riguardo lo sgombero di locali non idonei alla destinazione d’uso; planimetria dei locali non aggiornata; assenza di corrette informazioni in materia di tracciabilità obbligatorie degli alimenti (nello specifico, kg 1.5 di formaggio di vario tipo che è stato sottoposto a distruzione) violazione art. 18 del Reg. CE 178/02 sanzionato dall’art. 2 comma 1 del D.lgs 190/06 che prevede il pagamento di 1.500 euro (ASP/Dipartimento Prevenzione Veterinaria); mancanza preventiva della comunicazione di assunzione di n.3 dipendenti con l’irrogazione della sanzione per complessivi euro 7.400 (Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania).
Fra i lavoratori irregolari, ne è stato individuato uno percettore del Reddito di Cittadinanza; quest’ultimo verrà deferito alla Procura della Repubblica per truffa aggravata.
Nei prossimi giorni analoghi controlli, coordinati dal Commissariato di P.S., verranno ripetuti al fine di contrastare eventuali pratiche illecite che possano nuocere alla salute e all’integrità delle persone, sia in relazione al rispetto delle norme igienico-sanitarie, sia della recente normativa per la prevenzione dei contagi da Covid-19.
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