La circolazione del coronavirus in Sicilia non accenna ad allentare la presa. La responsabilità si cerca nel comportamento dei cittadini che non seguirebbero le regole imposte per limitare il contagio, ma intanto è un dato di fatto che l’indice di contagio (Rt) da SarsCov-2 in Sicilia è salito a 1,27, peggio di noi a quota 1,38, solo il Molise, regione che conta la metà degli abitanti di Palermo e una media di 50 infezioni al giorno.
E in effetti, dai dati emersi, i siciliani sono indisciplinati, o almeno parte di loro, solo ieri ben 115 persone multate a Palermo su 2.168 controlli, perché trovate in giro per la città senza mascherine né un valido motivo che ne giustificasse l’uscita. Sanzionate anche tre attività commerciali: 405 i negozi controllati. A Catania, una donna ha preso l’autobus per spostarsi e andare verso casa nonostante la positività al coronavirus.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha deciso di convocare per oggi una videoconferenza con i prefetti delle nove province dell’Isola per ricordare loro quanto delicato sia il momento dal punto di vista dei contagi e per invitarli a controllare i propri territori.
La Sicilia resta quindi l’unica regione rossa d’Italia, insieme alla provincia autonoma di Bolzano, La prossima valutazione il 31 gennaio quando poi si deciderà se sarà necessario allentare le misure, prolungarle o addirittura inasprirle.e.
In teoria, seguendo i criteri di collocazione e i parametri complessivi, all’Isola spetterebbe la zona arancione, ma il presidente Nello Musumeci ha chiesto al governo misure più dure fino al 31 gennaio, ma nonostante ciò l’Rt siciliano resta il peggiore del Paese.
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