Contagi in Sicilia: dati in lieve calo, ma Musumeci minaccia di chiudere

I dati sui nuovi contagi in Sicilia di ieri parla di 1.230 nuovi casi con oltre 21 mila tamponi processati.

Un dato in leggera flessione ma pur sempre alto anche nel confronto con le altre regioni rispetto alle quali si colloca al quinto posto dopo i primati dei giorni scorsi.

Ma l’attenzione e la preoccupazione resta alta, e prime delle rilevazioni di ieri il Presidente Musumeci aveva già espresso l’intenzione di prendere nuovi provvedimenti più stringenti per arginare i contagi.

“Siamo molto allarmati perchè i siciliani non hanno capito la gravità del momento. – ha dichiarato ieri a Rainews – e se il contagio non dovesse abbassarsi, alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive di intesa con il governo nazionale”.

Dichiarazioni che hanno trovato consensi ma anche molte critiche da parte soprattutto dell’opposizione. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle componenti della Commissione Salute all’Ars Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa in una nota hanno dichiarato: “Musumeci continua ad attribuire la responsabilità dell’altissimo numero dei contagi ai suoi concittadini, anziché alle sue fallimentari strategie di contrasto.  Certo, ci sono siciliani che non hanno osservato nel migliore dei modi le disposizioni anti-contagio, ma la maggioranza è ligia al dovere civico, barricata in casa in attesa di notizie positive. Scaricare esclusivamente sui siciliani, indistintamente, le inefficienze del governo regionale, non solo è ingiusto, ma lontano anni luce dalla realtà. Le parole pronunciate dal presidente in diretta tv a Rainews sono gravissime”.

“Da mesi – spiegano i deputati – chiediamo confronti e proviamo a suggerire strategie migliori ma lui e il suo assessore continuano a sbagliare. I siciliani non siano alibi e ostaggio delle scelte inadeguate scellerate del suo governo. Il presidente della Regione è bravissimo a scaricare il barile dando la colpa agli altri in una gara sciagurata a chi è più sceriffo tra lui e Cateno De Luca. Musumeci non riesce mai ad attribuire responsabilità a sé stesso dato che è lui il commissario straordinario per la lotta al contagio, così come lo è il suo assessore, o ancora ai commissari straordinari che egli stesso ha nominato nelle tre città metropolitane.

Prova ne sia che sono proprio queste tre città a segnare il numero più alto dei contagi nonostante gli enormi sforzi sanitari ed economici messi in campo. Musumeci farebbe bene a fare mea culpa e rivedere le politiche sanitarie da lui messe in campo da quasi un anno e per sua stessa ammissione, praticamente fallimentari”.

Il deputato Giorgio Pasqua ha richiesto in queste ore alla Commissione Sanità la convocazione di un’audizione urgente sul tema della situazione attuale dei contagi, dei tamponi. Il deputato ha chiesto la convocazione di tutti  i componenti del comitato tecnico scientifico che supportano l’assessorato regionale alla sanità, dei commissari straordinari del COVID e lo stesso assessore alla Sanità Ruggero Razza.  

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