Ormai si muore per il maltempo anche in Sicilia, da alcuni anni ormai. Nel novembre del 2018 la tragica morte di un medico palermitano vittima di un tremendo nubifragio mentre si recava all’Ospedale di Corleone per prendere servizio, lo stesso nubifragio fece nove vittime anche a Casteldaccia sempre nel palermitano, sterminando un’intera famiglia.
La quantità di pioggia che cade da alcuni giorni su gran parte della Sicilia orientale è un fenomeno che non ha precedenti, e sembra non sia ancora finita.
“In due giorni sulla città di Catania sono stati registrati 265 millimetri di pioggia, ovvero circa un terzo delle precipitazioni complessive annue che mediamente insistono sul territorio catanese” a dichiararlo al Gds è stato il geologo Sergio Di Marco, presidente di Sigea Sicilia.
Ieri il capoluogo etneo è stato letteralmente sommerso da un fiume d’acqua, strade impraticabili, auto trascinate dalla furia di acqua e detriti e un’altra vittima.
Dopo la coppia di anziani coniugi morti a Scordia lunedì di cui è stato ritrovato solo il corpo dell’uomo, ieri un altro tragico episodio simile a Gravina di Catania: un automobilista di 53 anni ha perso la vita perché è sceso dalla vettura allagata ed è stato trascinato dalla furia dell’acqua. Il suo corpo è stato trovato da volontari della Misericordia sotto un’auto: inutili i tentativi di rianimarlo.
Il sindaco Massimiliano Giammusso di Gravina di Catania dopo aver partecipato a una riunione con la Prefettura e i sindaci dei Comuni colpiti dalle eccezionali e gravi condizioni meteo, ha emanato una nuova ordinanza, con la quale si dispone per la giornata di domani 27 ottobre 2021 la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, dei parchi pubblici e aree gioco, degli impianti sportivi pubblici e del cimitero comunale.
“La decisione è stata adottata nonostante l’ultimo bollettino della Protezione Civile Regionale segnali un’allerta meteo arancione – ha spiegato il sindaco –. Si continuerà pertanto a effettuare la verifica dello stato delle scuole, già in parte iniziata stamattina, e degli edifici pubblici. E’ necessario evitare di stare fuori casa – esorta ancora il sindaco Giammusso – ed è fortemente sconsigliato mettersi in auto se non per assoluta necessità. Evitare i luoghi e i locali interrati e quelli particolarmente esposti al flusso dell’acqua piovana”.
“Il nostro Centro operativo comunale di Protezione civile è stato già attivato in occasione del bollettino di preallarme e continua a monitorare l’evolversi della situazione. Colgo l’occasione per esprimere profondo cordoglio alla famiglia della persona deceduta oggi, a seguito dell’incidente avvenuto in via Etnea, nei pressi del cavalcavia di collegamento con Catania. Ringrazio i volontari della Misericordia di Gravina che sono intervenuti tempestivamente, così come voglio ringraziare la nostra Polizia Municipale, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che in queste ore stanno gestendo decine di richieste di intervento”.
Un bollettino di guerra senza contare i danni incalcolabili alla città, agli esercizi commerciali e all’economia dell’intera provincia.
Il presidente della Regione Musumeci ha dichiarato: “La situazione, a Catania e nella sua provincia, è assai critica. Sono già due le vittime del nubifragio che flagella questa parte dell’Isola, ma una terza persona risulta ancora dispersa. Ai loro familiari vorrei esprimere il mio più profondo e sincero cordoglio.
Atroci sono le immagini che raccontano come si possa morire travolti dall’acqua. Strade trasformate in torrenti e campagne in laghi, intere contrade isolate e centinaia di abitazioni allagate, danni incalcolabili a edifici e colture: la Sicilia orientale sta vivendo un fenomeno che temiamo, purtroppo, sarà sempre meno sporadico, con scenari tragici destinati a ripetersi”.
“Le immagini che provengono da Catania sono terrificanti. Esprimo il mio personale cordoglio e la vicinanza alla cittadinanza. Ciò che sta accadendo in queste ore, soprattutto nella Sicilia orientale, deve essere da monito.
E’ evidente che i fenomeni metereologici sono mutati per cui è necessario, individuare insieme con gli esperti della Protezione civile, soluzioni per mitigare i danni provocati dal maltempo” questa la dichiarazione del Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè.
Da oggi mercoledì 27 ottobre e sino a giovedì compreso, gli uffici regionali della città e della provincia di Catania resteranno chiusi. Lo ha disposto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del permanere dello stato di allerta per il maltempo.
Un provvedimento adottato per ridurre, ulteriormente, la mobilità in un territorio fortemente colpito da intensi fenomeni meteorologici negli ultimi giorni.
Resteranno aperti solamente gli uffici regionali che erogano servizi pubblici essenziali ed esattamente: il dipartimento della Protezione civile, tutti i presidi ospedalieri, le strutture sanitarie, l’Ufficio del Genio civile e l’Ispettorato ripartimentale delle foreste.
Anche il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha emesso un’ordinanza per la chiusura immediata per oggi di tutti i negozi, ad eccezione di alimentari, farmacie e per prime necessità e ha rilanciato l’appello a rimanere a casa. Sospese udienza in presenza al Tribunale per oggi e domani e le lezioni a scuola per domani e all’università fino a sabato.
“Dopo due giorni di disagi a causa del maltempo, finalmente è stato deciso di rinviare le prove scritte del concorso per 1541 posti a tempo indeterminato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’InL e dell’Inail che, per tutta la Sicilia, si tengono soltanto a Catania e Siracusa. Una decisione saggia, anche se tardiva”. A dirlo è il deputato del Pd Carmelo Miceli. Con una mail Ripam ha infatti comunicato che le prove in programma oggi sono state rimandate a giovedì 4 novembre.
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