Caltagirone, aule contese: scontro tra il Comune e un istituto
Chiuso un plesso scolastico perché si rifiutava di consegnare aule vuote a un istituto in difficoltà. E’ successo a Caltagirone dove al momento è in atto una guerra tra il Comune e un istituto comprensivo: l’amministrazione, dopo una diffida, ha chiuso uno dei plessi di una scuola per non aver messo a disposizione dei locali per un’altro istituto in difficoltà.
L’Ente avrebbe, infatti, richiesto all’istituto Feltre-Arcoleo di mettere a disposizione della scuola Montessori delle aule per permettere le lezioni in presenza con il necessario distanziamento tra gli alunni. Richiesta rifiutata dalla dirigente Antonina Satariano appoggiata dai genitori degli studenti.
I contrasti sono sfociati due giorni fa e gli alunni rimasti inizialmente senza aule sono stati distribuiti in locali di altri plessi in uso allo stesso istituto.
“Le classi sono tutte occupate per rispettare il distanziamento come da piano autorizzato dal ministero della pubblica istruzione – spiega la dirigente – e ho dovuto rinunciare a spazi per l’indirizzo musicale. Ci sono due ordinanze del sindaco e l’ultima, del 16 ottobre, mi è stata notificata giorno 22 e mi dava 7 giorni di tempo per la consegna delle aule all’altra scuola ed ancora attendo la consegna del plesso che loro dicono essere stata ristrutturato“.
Il Comune di Caltagirone ha replicato: “Al netto delle volgarità e delle polemiche che in questi giorni non si sono contate, resta l’atto di giustizia che stamani abbiamo compiuto nei confronti della collettività, non consentendo così gli egoismi di parte. Alcune scuole in espansione hanno bisogno di un numero maggiore di aule, mentre altri nuotano negli spazi vuoti”.
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