Bufera sulla Sanità in Sicilia, la vicenda e le reazioni della politica

La Sanità siciliana nella bufera dopo il polverone sollevato ieri a causa di un’audio Whatsapp choc del dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione Siciliana Mario La Rocca.

Ma andiamo con ordine e ricapitoliamo la vicenda. Nel messaggio audio, diffuso in rete da lasicilia.it. il dirigente dell’assessorato comunica di essere a casa da tre settimane a causa del Covid e dice: “Oggi su Cross (la piattaforma della Protezione civile per le questioni legate al Covid, ndr) dev’essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca**i perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia mettere la Sicilia”.

L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza , ha subito inviato il personale tecnico e agenti dei carabinieri del Nas in Sicilia per verificare realmente la disponibilità di posti letto ospedalieri e di terapia intensiva.

Ma lo stesso ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia dopo aver appreso la notizia ha annunciato “che ci saranno accertamenti sulla vicenda che ha riguardato i dati sui posti letto in Sicilia”. 

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, per tutta risposta si è detto concorde alla verifica dei dati in Sicilia e ha risposto alle accuse del ministro Boccia dicendo: “Non temiamo alcun controllo e mettiamo così fine a ogni tentativo di speculazione”.

Le reazioni della politica

Il Vice Ministro Giancarlo Cancelleri: I dati della sanità siciliana sono falsi? Dopo quanto si legge oggi sul giornale LaSicilia o ascoltare l’audio in allegato del dirigente a capo del coordinamento dei dati della sanità siciliana, purtroppo i dubbi che sorgono non sono pochi.

Se i numeri di posti in terapia intensiva della regione Sicilia, trasmessi al governo centrale dal governo Musumeci, non corrispondessero alla realtà non solo sarebbe grave, ma metterebbe seriamente in pericolo la salute dei siciliani.

Ad oggi tutti gli show del presidente Musumeci e le lagne dell’assessore Razza il giorno della decisione di fare della Sicilia zona arancione risultano inappropriati e fuori luogo. Un governo regionale perennemente in ritardo e in polemica con ogni decisione presa a Roma non fa il bene dei siciliani, soprattutto se per un colore si è disposti a dichiarare posti di terapia intensiva che un siciliano in pericolo di vita in realtà non troverebbe.

Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, Claudio Fava: “I siciliani hanno il diritto di sapere quanti sono i posti letto realmente disponibili nelle strutture sanitarie dell’isola. Alle ricognizioni effettuate dai sindacati, dalle quali emerge il sostanziale scostamento tra i posti indicati sulla carta e quelli realmente operativi, si aggiunge oggi la notizia di pressanti e pesanti sollecitazioni dell’assessorato regionale verso le strutture sanitarie a “caricare” i dati sui posti letto. Una sollecitazione brutale, stando alle parole del dirigente regionale La Rocca, riferite questa mattina dal quotidiano “La Sicilia”:

Deputato Dem alla Camera Carmelo Miceli: “Per giorni ho chiesto al Presidente Musumeci di fare chiarezza sui dati comunicati dalla Regione Siciliana a Roma. Dati dai quali dipende la vita di noi isolani. E lui, invece di rispondere, per il tramite dell’Assessore Razza, non ha esitato a definire questa richiesta come “inutile”, proveniente da “mestatori” e “sciacalli”. Oggi viene fuori questo audio. Ebbene, se dovesse essere autentico, al di là del modo in cui la Magistratura interpreterà le parole di La Rocca, sarà chiaro ed evidente che Musumeci non può più essere il Commissario regionale Covid”.

Deputati regionali M5S: “Razza dice che i dati sui posti letto sono reali?  Vogliamo sperarlo per il bene dell’istituzione che rappresenta e, soprattutto, per la salute dei siciliani. Ma continuiamo a non essere per nulla convinti. Ci spieghi allora l’assessore  dove ha trovato l’esercito di  anestesisti rianimatori che servono per attivarli e di cui in Sicilia c’è da sempre grande carenza”.

La delegazione dei deputati Cinquestelle sta già predisponendo un’interrogazione parlamentare. “Fare luce urgentemente su quanto sta accadendo nella Sanità in Sicilia, accogliamo con favore la decisione del Ministero della Salute di inviare personale tecnico e agenti dei carabinieri del Nas in Sicilia, in merito alla situazione della disponibilità di posti letto ospedalieri e di terapia intensiva. Se confermato, l’audio-shock che il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute Mario La Rocca, avrebbe inviato in una chat ai vertici degli ospedali e Asp siciliani, appare di gravità inaudita e richiederebbe un intervento immediato da parte di Roma”.

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