Beni confiscati, Commissione Antimafia lavora a una legge
Un generale apprezzamento ed un prezioso contributo per migliorare ulteriormente il testo”. È questo il bilancio tracciato dal presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava al termine delle prime due sessioni di audizioni sul disegno di legge sui beni confiscati.
“Abbiamo voluto coinvolgere gli attori protagonisti su questo delicato tema, oggi abbiamo audito le organizzazioni del terzo settore e le parti sociali, mentre la prossima settimana sentiremo gli attori istituzionali e il mondo dell’Università”.
Per Fava “il lavoro che la Commissione sta facendo e che nasce dalla relazione recentemente approvata sul sistema dei beni confiscati, consentirà alla Sicilia di dotarsi di strumenti indispensabili per rendere ancora più incisiva l’intuizione di Pio La Torre e Virginio Rognoni sull’aggressione ai patrimoni mafiosi e sulla restituzione degli stessi alla collettività”.
Anche Rosario Arcole capogruppo Pd a Palazzo delle Aquile ha dichiarato: “Il PD raccoglie l’appello delle associazioni e dei sindacati perché sia discusso ed approvato al più presto il nuovo Regolamento sui Beni Confiscati del Comune di Palermo. In questa consiliatura il percorso è già ampiamente avviato e sono stati già approvati due articoli.
Un percorso che ha visto un’ampia convergenza politica su elementi importanti di innovazione: Siamo la città che ha di gran lunga il numero di beni confiscati più grande in Italia, la Mafia ha rubato troppo allungo il futuro di generazioni intere e servono regole condivise, innovative, che permettano di mettere a valore questo immenso patrimonio troppo spesso trascurato o inutilizzato per mancanza di risorse adeguate ma, anche, di regole migliori. le associazioni hanno ragione: non c’è tempo da perdere”.
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