E’ uno step essenziale per sbloccare una situazione problematica che molti disagi ha creato nel territorio barcellonese in diversi versanti.
Le saie in questione, canali naturali che garantiscono il deflusso delle acque piovane, risultano oggi interrate nelle parti urbane o con una capienza insufficiente.
Molte di queste saie, che in occasione di nubifragi si trasformano in veri e propri torrenti in piena, sono diventate strade carrabili, con tutti i rischi che ne derivano per la sicurezza e per l’incolumità pubblica in un sistema orografico principale costituito da due spartiacque, il torrente Idria e il torrente Longano.
Si rende quindi necessaria un’opera generale di regimentazione idraulica per scongiurare le alluvioni e le esondazioni che si sono avute nel 1994, nel 2008, nel 2010 e nel 2011 a causa della rottura degli argini, e che hanno prodotto pesanti danni alle colture, ai fabbricati, alle infrastrutture, senza considerare quelli alla viabilità e, per l’esattezza, nella strada statale Oreto, in via Cappuccini e nelle principali arterie viarie delle frazioni di Santa Venera e di Pozzo Perla.
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