Auto rubate trovate in corso dei Mille: “pezzi” per un milione di euro

Auto rubate trovate in corso dei Mille: business da un milione di euro. Un arresto e due denunce a Palermo.

A distanza di pochi giorni da un’analoga operazione che ha sgominato una banda dedita al riciclaggio di vetture rubate, operativa nella zona industriale di Brancaccio, la polizia è riuscita ad interrompere un altro vasto giro di riciclaggio di vetture e parti di esse, rubate, in corso dei Mille.

A svolgere le indagini i poliziotti della sezione Investigativa del Commissariato Libertà che, studiando il fenomeno del riciclaggio di vetture rubate, sono giunti sin sulle soglie di un magazzino di via del Macello, in zona corso dei Mille.

In quel magazzino i poliziotti avevano il sospetto che confluissero mezzi rubati e poi scomposti in singoli pezzi, ambiti, a prezzi di concorrenza, da ricambisti ed officine meccaniche.

Gli agenti si sono, così, appostati in osservazione dinanzi al magazzino chiuso; un primo riscontro, sonoro, alla loro teoria è giunto, allorquando hanno distintamente udito il rumore di un flex, ripetutamente in azione.

Subito dopo un uomo, poi identificato in Giuseppe Beluto, 60 anni, ha aperto la porta del locale, ha caricato sull’abitacolo della sua vettura parti di altri mezzi e si è allontanato con la stessa vettura.

Gli agenti hanno, allora, ritenuto di intervenire. Hanno bloccato Belluto ed hanno proceduto ad una perquisizione del mezzo e del locale.

Gli esiti delle perquisizioni nel locale, che Beluto come spiega la polizia “ha dimostrato di conoscere bene ed avere nella sua disponibilità”, hanno delineato spunti ed indizi sufficienti ad attribuire all’uomo tre ipotesi di reato: il ricilaggio, il furto di energia elettrica e la detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

Auto rubate, un flex era ancora caldo

Oltre a parti di vetture rubate e ad un flex ancora caldo usato per sezionare i mezzi, sono stati infatti rinvenute anche 13 stecche di hashish, già confezionate e pronte per la vendita ed è stato registrato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.

Alla luce di quanto accertato, Beluto è stato tratto in arresto, in flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica e denunciato anche per i reati di riciclaggio e detenzione di sostanza stupefacente.

Gli esiti più significativi dell’operazione sono, però, stati quelli di una seconda perquisizione che gli agenti hanno effettuato, a distanza di poche ore, all’interno di alcuni magazzini di viale Regione Siciliana, ritenuti anch’essi nella disponibilità di Beluto. All’interno sono state ritrovate auto rubate e singole parti meccaniche e di scocca provenienti da mezzi rubati per un valore, all’incirca, di un milione di euro.

Il bilancio è un arresto e due denunce

In questo contesto, a riprova, di come il magazzino fosse operativo, sono state fermate e denunciate due persone, R.S. palermitano di  30 anni e C.G., 46enne trapanese: il primo intento a caricare sulla sua vettura pezzi di ricambio di provenienza furtiva ed il secondo sorpreso a contattare R.S. per l’acquisto di pezzi di ricambio di provenienza illecita.

R.S. è stato denunciato per ricettazione e riciclaggio di vetture e C.G. per riciclaggio.