Cronaca

Attivati 33 posti letto di terapia intensiva respiratoria al Cervello di Palermo

La Pneumologia dell’ospedale Cervello viene dotata di 33 nuovi posti letto di terapia intensiva respiratoria. La nuova area di degenza è caratterizzata da una dotazione strumentale all’avanguardia (respiratori). I nuovi posti – che si aggiungono ai precedenti 40 – portano, dunque, la dotazione complessiva dei posti letto di pneumologia dell’azienda palermitana al numero di 70, tra posti letto di degenza ordinaria e posti letto di terapia intensiva.

I nuovi posti letto sono collocati al terzo piano in un’area ristrutturata e ammodernizzata grazie a finanziamenti aziendali e su progetto dell’ufficio tecnico, diretto dall’ing. Vincenzo Di Rosa.

“Un traguardo importante che ci permette di aumentare la capacità ricettiva dei pazienti affetti da patologie respiratorie severe – afferma Walter Messina, direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello” –  per un più ampio processo di rilancio e di ammodernamento in cui siamo intensamente impegnati, tenuto, peraltro, conto che, l’ospedale Cervello si è trovato in prima linea in questi mesi di contrasto alla pandemia da Coronavirus, per cui oltre a intravedere finalmente l’uscita dal tunnel, abbiamo anche gettato le basi per una riqualificazione complessiva strutturale dell’azienda, volta al miglioramento dell’offerta assistenziale. Tutto ciò si deve ad un lavoro di squadra: elemento imprescindibile per l’ottenimento di risultati a lungo termine. Altresì, ringrazio il presidente della Regione Nello Musumeci e l’ing. Tuccio d’Urso, soggetto attuatore del commissario delegato e coordinatore della struttura tecnica di supporto per l’esecuzione degli interventi per l’emergenza Covid, per aver fornito i letti ed i respiratori”.

“Si tratta di una svolta importante e per questa azienda epocale – commenta Giuseppe Arcoleo, responsabile dell’UOC di Pneumologia – considerato che negli ultimi 30 anni non si era investito nulla sulla Pneumologia, che oggi in Sicilia, con questa dotazione di posti letto di terapia intensiva si qualifica come un punto di riferimento strategico sul territorio. Un risultato, dunque, che consente di migliorare la gestione attuale dell’insufficienza respiratoria grave Covid correlata e rappresenta, al contempo, un investimento futuro che permetterà di ampliare la capacità di ricovero per i pazienti con patologia pleuro- polmonare grave, migliorando la funzionalità assistenziale e di cura”.

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Redazione

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