Beentouch, l’App che ha sfidato Skype annuncia accordo con Huawei
Beentouch, l’App per la videocomunicazione che ha sfidato Skype, ad un anno dal lancio mondiale annuncia una partnership con il colosso Huawei e si prepara, grazie anche all’incentivo Smart&Start, a immettere sul mercato due nuovi prodotti per le aziende. Ne parliamo con il founder Danilo Mirabile, imprenditore catanese, impegnato da diverso tempo sul fronte dell’innovazione sociale.
Secondo Huawei, Beentouch è una delle migliori App al mondo per la comunicazione, tanto che ne è nata una vera e propria partnership. Cosa prevederà?
«Huawei si sta preparando ad un passo cruciale: il lancio di un loro store digitale (come il Play Store di Google e l’App Store di Apple). La loro strategia si basa nel prelevare le migliori applicazioni Android al mondo, adattarle e portarle sul loro store. La selezione è durissima, solo le applicazioni con valutazioni dalle 4 stelle in su, centinaia di commenti, diversi anni di permanenza nel Play store e via dicendo vengono selezionate.
Siamo orgogliosi di essere tra queste. Ad aiutare anche la nostra eccezionale compatibilità con i telefoni Huawei. La partnership consiste nella promozione della nostra applicazione sul loro store, tra le pochissime app di comunicazione selezionate, che ci permetterà di essere visibili a più di 20 milioni di utenti al mese e di ottenere supporto specializzato da Huawei. Ma non solo, stiamo lavorando a qualcosa di molto più incisivo, presto novità!».
Novità anche grazie a Smart&Start. Quali sono gli obiettivi che vi prefissate di raggiungere da qui a due anni grazie a questo finanziamento?
«Smart&Start è l’incentivo, promosso da Invitalia, per le imprese che vogliono innovare. Si tratta sostanzialmente di un finanziamento ottenibile con un progetto valido che può creare una grande innovazione. Grazie al finanziamento si ottengono i fondi per dare una forte spinta alla propria azienda, come nel nostro caso, per espandere il team e potenziare il progetto.
Beentouch ha già portato una forte innovazione nei mercati emergenti, dando l’opportunità a decina di migliaia di persone di poter comunicare facilmente attraverso il mondo digitale. Adesso vogliamo fare il passo successivo riuscendo a dare vita al nostro secondo prodotto: Beentouch 4 Business, per permettere alle aziende di contare su un software di elevata qualità che possano utilizzare in qualunque condizione. Ma non finisce qui.
Abbiamo messo a punto già un nuovo prodotto, Beentouch White-Label, dando la possibilità alle grandi imprese di poter sfruttare la
nostra innovazione e il nostro prodotto per realizzare il proprio sistema di comunicazione avanzato. Grazie ai fondi ricevuti siamo certi di riuscire a diffondere e a migliorare tutta la famiglia dei nostri prodotti. A livello di team vogliamo espandere l’area sviluppo per procedere ancora più velocemente verso i nostri obiettivi. Abbiamo tantissime idee che coinvolgeranno diverse tecnologie avanzate per le quali già collaboriamo con diverse startup e grandi aziende con un unico obiettivo: rendere la comunicazione accessibile a tutti».
“Innovazione sociale” è forse l’aspetto che maggiormente contraddistingue la tua attività imprenditoriale. Quali sono i principali progetti a cui stai lavorando?
«Sono convinto che ogni impresa dovrebbe lavorare ad uno scopo sociale. Le mie imprese lo fanno, mi prefiggo sempre un obiettivo sociale al quale contribuire e lo affianco agli obiettivi annuali prefissati. Devo dire che ciò è possibile grazie ad un team che condivide la stessa mentalità e si impegna nel realizzarlo.
Abbiamo appena concluso la Global Youth Peace Conference, tenutasi in Nepal, dove abbiamo rappresentato l’Italia nel discutere, insieme ai giovani di altri 60 paesi, possibili soluzioni per i conflitti mondiali. Siamo anche tornati recentemente da Torino, dove abbiamo partecipato ad un programma organizzato da UNIDO (sviluppo industriale delle Nazioni Unite) e Fondazione CRT per studiare a fondo l’innovazione sociale, come misurarla e come applicarla.
Beentouch assorbe moltissime energie ma non ci dimentichiamo mai di dare un importante contributo al mondo, con le nostre forze e i nostri limiti. Sono felice di poter lavorare ogni giorno su progetti che hanno effetti anche sull’altro lato del pianeta, mi da la forza di proseguire ed amare il mio lavoro».