Weekend al cinema: “Up” e “Lo spazio bianco”

up.jpg Una neonata sospesa, un’inquietante bambina adottata, un boy-scout su una casa volante, due ragazze e un padre con un lutto da elaborare, due donne innamorate nell’epoca sbagliata…

up.jpg Una neonata sospesa, un’inquietante bambina adottata, un boy-scout su una casa volante, due ragazze e un padre con un lutto da elaborare, due donne innamorate nell’epoca sbagliata, un assassino seriale “familiare”, un commediante gravemente ammalato e una cinematografia che non sta meglio: questa settimana in sala si cresce, o si ama, in ambienti domestici, e si muore, talvolta dalle risate.

Già in circolazione da giovedì la nuova meraviglia della Pixar (in 3D e non), Up, di Pete Docter (e Bob Peterson), che racconta di un maturo e scorbutico signore e del suo impensabile viaggio (con intraprendente marmocchio “clandestino”) a bordo della propria villetta, sollevata da migliaia di palloncini.

Di cambiamenti e spostamenti – ma dolorosi – parla anche Michael Winterbottom in Genova, destinazione di un professore neo-vedovo (Colin Firth) e delle sue due figlie. Un ambiente nuovo per dimenticare? Con Hope Davis e Catherine Keener.

A proposito di parentele, non sembra doma la sete di affetto di Michael Myers, il killer muto del sequel (del reboot) Halloween II, ancora diretto da Rob Zombie. Confermati sua moglie Sheri Moon e Malcolm McDowell.

Rimanendo in zona horror, ecco Orphan, dell’esperto Jaume Collet-Serra. Si parla dei Coleman (Vera Farmiga e Peter Sarsgaard), pure loro provati da una recente tragedia, che accolgono la trovatella Esther. Ma la piccola è strana…

Malgrado la presenza di Adam Sandler (con Leslie Mann, Seth Rogen, Eric Bana, Jason Schwartzman, Jonah Hill), l’atmosfera si distende solo relativamente con Funny People, storia di un comico che scopre di avere poco da vivere. Regia Judd Apatow.

Si insiste nel dramma con Lo spazio bianco (dal best seller di Valeria Parrella), dove Francesca Comencini illustra l’ansia di un’insegnante quarantenne (Margherita Buy) che non sa se la sua Irene, appena nata, uscirà dall’incubatrice sana e salva.

A sua volta tratta d’amore, ma tra due persone, Viola di mare, nel quale la regista Donatella Maiorca descrive l’osteggiato sentimento tra due ottocentesche siciliane (Valeria Solarino e Isabella Ragonese). Fantastichini, Cucinotta, Fortuna e Lante della Rovere in ruoli secondari.

Potrebbe infine fare capolino il documentario di Valerio Jalongo Di me cosa ne sai. Illustri testimoni del cinema nostrano (attori, autori, produttori) provano a indagare sulle ragioni del declino del suo un tempo incontrastabile prestigio.

a cura di Massimo Arciresi

{mosgoogle}