Weekend al cinema: “Matrimoni e altri disastri” e “Agora”
La lotta per la sopravvivenza, sia essa figurata o disperata, individuale o collettiva, intellettuale o empirica, è il tema centrale di un weekend cinematografico transitorio eppure apparentemente intenso e, in varie accezioni, passionale. Questa settimana sui nostri schermi si confrontano una saggia pensatrice, un medico anticonformista, un cocciuto sceriffo di provincia e due futuri e probabilmente incompatibili cognati.
La lotta per la sopravvivenza, sia essa figurata o disperata, individuale o collettiva, intellettuale o empirica, è il tema centrale di un weekend cinematografico transitorio eppure apparentemente intenso e, in varie accezioni, passionale. Questa settimana sui nostri schermi si confrontano una saggia pensatrice, un medico anticonformista, un cocciuto sceriffo di provincia e due futuri e probabilmente incompatibili cognati.
Iniziamo da loro. Margherita Buy e Fabio Volo interpretano Nanà e Alessandro, cioè una libraia di Firenze solitaria e sentimentalmente delusa e il quasi marito di sua sorella Beatrice (Francesca Inaudi), in Matrimoni e altri disastri. Alla donna, già oberata, l’ingrato compito di organizzare le nozze, direttamente a contatto con uno sposo che non la convince affatto. Luciana Littizzetto è la collega della protagonista, dirige la ritrovata Nina Di Majo.
Se siete tipi da horror, arriva il remake di romeriana memoria (l’originale risale al 1973), girato da Breck Eisner, La città verrà distrutta all’alba. Una cittadina di provincia è sconvolta dalla dilagante e aggressiva pazzia dei suoi abitanti; la causa, come scopriranno il tutore della legge David Dutton (Timothy Olyphant), sua moglie Judy (Radha Mitchell) e pochi altri malcapitati, è l’acqua del luogo, contaminata da un aereo precipitato.
Una filosofa (Rachel Weisz) del IV secolo d.C. in quel di Alessandria d’Egitto è invece l’insolita eroina di Agora, coproduzione tra Spagna e Stati Uniti al timone della quale c’è il capace Alejandro Amenábar. Ipazia, così si chiama la signora in questione, assiste impotente all’inevitabile disgregazione di una civiltà evoluta, quella in cui vive, minacciata da fanatismi religiosi. In più, la bramano il pari Oreste (Oscar Isaac) e lo schiavo in cerca di libertà Davo (Max Minghella).
Infine, si punta alla denuncia sociale in Misure straordinarie di Tom Vaughan, che mette fianco a fianco Brendan Fraser, ovvero John, gran lavoratore e padre disperato di due bambine gravemente ammalate, e Harrison Ford, alias Robert, ricercatore allergico alle regole. Dalla loro alleanza nasce una fondazione che si scontrerà con i biechi interessi delle industrie farmaceutiche. Keri Russell è Aileen, la consorte del primo. Partecipano Jared Harris, Courtney B. Vance e Patrick Bauchau.
a cura di Massimo Arciresi
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