di Alessandra Costanza
Il famoso regista cinematografico Volfango De Biasi, conosciuto al grande pubblico per aver diretto i film Come Tu Mi Vuoi e Iago si trova a Palermo, per uno stage di regia, realizzato da Scuola di Cinema del Sud che lo vede in veste di insegnante. Dodici lezioni, metodo full immersion, dove i corsisti sono invitati a produrre un cortometraggio, con scrittura della sceneggiatura, realizzazione dei casting , del set e direzione delle scene. Un modo di fare lezione che coinvolge gli aspiranti registi da subito in maniera pratica.Volfango sembra molto entusiasta di questa nuova esperienza a Palermo. A lezione è pieno di energia, molto concentrato,instancabile, attento ai minimi dettagli, vicino ai ragazzi e cerca di trasmettere tutta la sua esperienza cinematografica con molta passionalità. “Un amore che nasce sin da bambino”, come mi racconta lui stesso. Amava osservare ogni singolo dettaglio che la vita gli regalava, immaginarci sopra e poi quando poteva ,con una piccola telecamera, filmarlo ed addirittura montarlo insieme, in presa diretta in maniera inizialmente dilettantistica. Si emoziona ancora quando lo racconta, ride , guarda un po’ altrove e scova nel cassetto dei suoi ricordi. Così continua parlando della sua esperienza a Parigi e Los Angeles per studiare recitazione. “ Avevo 24 anni , ed ho voluto farlo perché volevo capire meglio gli attori. Capire come si sentono e cosa provano quando sono sotto i riflettori o davanti la macchina da presa. Solo così un giorno avrei potuto dirigerli bene.” E poi la sua carriera continua step by step sino a che fonda una piccola casa di produzione per le sue prime opere cinematografiche, inizialmente di genere noir, drammatico o sociale. Poi il tutto sembra prendere ben altra piega con il grande successo di Come Tu Mi Vuoi e di Iago . “Come Tu mi Vuoi è stato un grande successo, soprattutto per teenager, ma secondo me, non è stato capito fino in fondo”, sostiene e continua dicendo : “ Voleva essere anche un po’ un film sociale. Voleva mettere in evidenza il modo in cui le donne si siano fatte plagiare da 20 anni di tv commerciale e come si siano potute trasformare le teen così come le agè.” Conclude così la nostra chiacchierata fatta di piccole confessioni, ricordi, qualche risata e diversi buoni propositi per condurre degli aspiranti registi palermitani ad un buon risultato ed ad una strada fatta di molti sacrifici ma anche tanta palpabile passione, così come quella che si è evince dagli occhi di questo giovane regista.