Dal 2010 ad oggi le addizionali regionali e comunali Irpef hanno subito un vera e propria impennata. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha analizzato gli effetti di questi aumenti sulle retribuzioni degli operai e degli impiegati residenti nei 40 Comuni capoluogo di Provincia che hanno già deciso per l’anno in corso l’aliquota dell’addizionale Irpef comunale. Risultato ?
Per un impiegato con un reddito annuo di 32.000 euro (che corrisponde ad una retribuzione mensile netta di quasi 1.840 euro) la maggiore trattenuta fiscale avvenuta sempre tra il 2010 ed il 2013 è stata di 117 euro. Alla luce delle decisioni prese nel 2013, l’anno prossimo il peso delle addizionali Irpef sarà di 664 euro.
L’imposta è calcolata dal datore di lavoro all’atto delle operazioni di conguaglio e viene “trattenuta” nelle buste paga dell’anno successivo. In pratica l’addizionale Regionale del 2013 viene calcolata solitamente con la busta paga di dicembre e trattenuta in un numero massimo di 11 rate a partire dalla retribuzione di gennaio 2014. La metodologia applicativa della l’addizionale comunale IRPEF cambia leggermente: innanzitutto il numero delle rate è 9 e non 11, inoltre, si deve calcolare anche l’acconto nella misura del 30%.
Quest’anno – ricorda Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – gli enti locali hanno tempo sino al 30 novembre per decidere le aliquote dei tributi e delle tariffe comunali. Sono molteplici le incertezze e le problematiche che i Sindaci devono affrontare, si pensi all’IMU e alle risorse compensative che dovrebbero ricevere dall’erario, al delicato passaggio alla nuova TARES e al fatto che non si è certi su come si ripartiranno i 2,2 miliardi di euro di tagli del fondo di solidarietà comunale decisi dalla ‘Spending review’ e dalla Legge di Stabilità del 2013. Di fronte a queste problematiche – prosegue Bortolussi – la tentazione di ritoccare all’insù le aliquote delle addizionali comunali IRPEF è molto forte. Per l’anno in corso sono 40 i Comuni capoluogo di provincia che hanno già deliberato l’aliquota. Undici l’hanno aumentata e gli altri 29 hanno confermato l’aliquota del 2012 che in 13 casi era già stata innalzata al livello massimo dello 0,8%”.
“L’aumento della tassazione locale è diventato ormai una costante che caratterizza la politica fiscale degli Enti locali. Lo Stato risparmia tagliando i trasferimenti, le Regioni e i Comuni si difendono alzando il livello delle imposte per mantenere in equilibrio i propri bilanci. Speriamo che il Governo Letta riprenda in mano il tema del federalismo fiscale, altrimenti tra Irap, la nuova tassa sui rifiuti, l’Imu sui capannoni e le addizionali Irpef i cittadini e le imprese si troveranno a pagare sempre di più senza avere un corrispondente aumento della qualità e della quantità dei servizi offerti.”
Impiegato
Reddito annuo 32.000 euro
Importo netto mensile in busta paga 1.838 euro (importo netto annuo 23.896 euro)
Addizionali IRPEF trattenute annualmente
Addizionali IRPEF | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 |
addizionale comunale | 145 | 146 | 150 | 161 | 163 |
addizionale regionale | 402 | 397 | 500 | 498 | 501 |
Totale | 547 | 543 | 650 | 659 | 664 |
Aggravio (+) Risparmio (-) rispetto anno precedente | -4 | +106 | +10 | +5 | |
Maggiore trattenuta nel 2013 rispetto al 2010 | +117 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA
Nota L’importo netto in busta paga è calcolato senza considerare i famigliari a carico e applicando l’addizionale regionale con aliquota dell’ 1,23%.
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