Cronaca

Vittime del dovere, a Messina la GdF celebra il brigadiere Calderone

Vittime del dovere, a Messina la GdF celebra il brigadiere Antonino Calderone. La cerimonia si è tenuta venerdì 24 novembre a Capo d’Orlando nella chiesa di Cristo Re nella ricorrenza del cinquantennale della scomparsa del brigadiere Calderone Antonino, riconosciuto “Vittima del Dovere”.

Il finanziere, originario di Gioiosa Marea (Messina), perse la vita il 26 novembre 1967 a Termoli, all’età di 34 anni, durante un’operazione di contrasto al traffico di tabacchi lavorati esteri.

Nell’occasione, il Comandante Provinciale, Vincenzo Tomei, ha consegnato nelle mani di ciascuno dei familiari della vittima, la moglie Maria Conti e i due figli Federico Calderone e Natalina, una lettera a firma del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi, redatta in occasione della ricorrenza.

Vittime del dovere caduta nel 1967 a Termoli

La liturgia eucaristica è stata officiata dal Cappellano Militare delle Fiamme Gialle per la Sicilia, don Mario Raneri.

Alla funzione religiosa, alla quale è intervenuto il presidente nazionale dell’Associazione “Vittime del dovere d’Italia”, Cavaliere Andrea Fasanella, nonché il sindaco di Capo D’Orlando e le varie Autorità locali Civili e Militari, hanno partecipato anche le rappresentanze delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia di Messina, Catania, Milazzo e Sant’Agata di Militello, oltre a numerosi familiari del Brigadiere Antonino Calderone, del personale in servizio e in congedo.

Vittime del dovere, chi sono secondo la legge

Si definiscono Vittime del Dovere ai sensi della Legge 23 dicembre 2006 n. 266 art. 1 comma 563 – 564. Possono essere riconosciuti vittime del dovere di appartenenti a:

Magistratura
Arma dei Carabinieri Polizia di Stato
Guardia di Finanza
Esercito
Marina Militare
Aeronautica Militare
Polizia Penitenziaria
Corpo Forestale dello Stato
Vigili del Fuoco
Polizie municipali

In genere, possono essere riconosciuti vittime del dovere gli altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subìto permanente in attività di servizio o nell’espletamento delle funzioni di istituto per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi.

Sono equiparati alle categorie sopracitate anche coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali od operative.

Redazione

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