Visco “La crescita supera le attese, sui tassi serve gradualità”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel primo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’1%”. Lo afferma il governatore della Bancad’Italia, Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali inoccasione della Relazione annuale 2023.“A fronte degli shock di intensità inusitata degli ultimi anni, l’economia italiana ha mostrato una notevole capacità di resistenza e reazione – sottolinea Visco -. Già alla fine del 2021 il prodotto aveva recuperato il crollo registrato nei trimestri successivi allo scoppio della pandemia; ha continuato poi a espandersi lo scorso anno, nonostante le difficoltà poste dalla guerra in Ucraina, con un incremento del 3,7%, ben superiore alle attese. Anche il mercato del lavoro ha pienamente riassorbito il forte calo dell’occupazione, che aveva soprattutto riguardato i giovani e le donne”.Il governatore di Bankitalia parla anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Miglioramenti del Pnrr sono possibili -spiega -. Nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee; al riguardo, un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonchè utile e costruttivo. Non c’è tempo da perdere”.“Si discute di presunte insufficienze nel dibattito collettivo riguardo al suo disegno, dell’orizzonte temporale limitato per il raggiungimento degli obiettivi, delle possibili carenze nella capacità di attuarne le misure, ma va sottolineato con forza – spiega Visco – che il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese. Anche per questa ragione, oltre agli investimenti e agli altri interventi di spesa, è cruciale dare attuazione all’ambizioso programma di riforme”.Sull’inflazione “mi sono espresso sottolineando ancora una volta l’importanza di tenere dritta la barra della risposta monetaria, ma con la gradualità necessaria per l’incertezza ancora non dissipata riguardo all’evoluzione delle determinanti primarie dell’accelerazione dei prezzi e ai comportamenti che ne possono prolungare durate ed effetti”, afferma ancora Visco.“Il rientro da condizioni di accomodamento monetario estremamente distese era certamente necessario; anche in questo caso ricordiamo, però, il successo del contrasto dei rischi deflattivi connessi con le crisi finanziarie, globale e dei debiti sovrani nell’area euro. La normalizzazione monetaria e la restrizione del credito – aggiunge – ci riporteranno a prezzi stabili; le ripercussioni sull’economia della nostra area saranno tanto minori quanto più responsabili saranno i comportamenti di tutte le parti che contano, imprese, sindacati, governo”.


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