Violenza sulle donne, a Corleone una panchina rossa e un centro d’ascolto
Violenza sulle donne. Anche Corleone dice “no” alla violenza sulle donne. In occasione della giornata mondiale, stamani è stata inaugurata in piazza Garibaldi una panchina rossa, simbolo della lotta ai comportamenti violenti subiti ogni giorno dalle donne in ogni angolo del pianeta. Ma non c’è solo la panchina. C’è anche un’azione reale che si concretizzerà in breve tempo: l’apertura di un centro di ascolto per le vittime. Un team di donne a disposizione delle donne.
La mozione per la panchina rossa era stata presentata in Consiglio comunale dal gruppo Diventerà bellissima, ma all’inaugurazione di oggi hanno partecipato esponenti sia di maggioranza che di opposizione: tutti uniti contro la violenza indossando qualcosa di rosso. “Non potevamo non ricordare questo tipo di tragedie – dichiara la capogruppo Chiara Filippello – che accadono anche nei nostri territori. Alcune professioniste corleonesi hanno sentito il bisogno di stare vicino alla nostra comunità prestando la loro opera in forma del tutto gratuita. Siamo molto riconoscenti”.
Violenza sulle donne, fornire consulenza in forma assolutamente anonima e protetta
Al momento l’équipe dello sportello è formata da avvocato, psicologa e criminologa. Sono Marilisa Badami, Delia Raimondi e Veronica Castro. Presto però si aggiungeranno altre figure professionali che possono supportare una donna che ha subito violenza, come il medico e l’assistente sociale.
Lo scopo è quello di fornire consulenza in forma assolutamente anonima e protetta. L’attività di ascolto e supporto sarà aperta a chiunque ne abbia necessità non solo a Corleone, ma anche nell’hinterland. E non è escluso che possano accedervi anche gli uomini vittime di stalking o violenze perché, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, il problema va oltre le differenze di genere.
“Nel 2019 ci sono stati 95 episodi di femminicidio – afferma l’avvocato Badami -. Nelle nostre zone oltre 30 donne sono state allontanate da casa per evitare di diventare anch’esse vittime. Lavoriamo al progetto da tantissimi mesi. Ci auguriamo che la donna trovi in questo sportello un punto di riferimento”.
La parola d’ordine è quindi prevenzione. “Il centro d’ascolto nasce per questo – aggiunge la dottoressa Castro -. Quando si parla di questo argomento spesso sembrano strascichi di un femminismo sessantottino, ma non è questo”. I numeri snocciolati dalla psicologa parlano da soli. “La violenza non sfocia solo nei femminicidi – spiega -. La violenza psicologica è molto più costante, si insinua nella vita quotidiana. Ogni 15 minuti una donna subisce un comportamento violento. Il 63 per cento degli stupri è commesso dal partner. Ogni 72 ore avviene un omicidio. Inoltre, si deve sapere che il raptus omicida di cui spesso di sente parlare è veramente rarissimo, ma alle spalle ci sono una serie di altri comportamenti”.
“Non posso non esprimere la mia piena adesione a questo incontro aperto al pubblico e alla cittadinanza – dice il sindaco Nicolò Nicolosi -. E’ un gesto dovuto perché è un problema che esiste. Un grazie particolare va alle professioniste che apriranno lo sportello anti violenza e che si stanno spendendo nobilmente. Sono felice che tutto ciò stia avvenendo a Corleone, che ancora troppo spesso viene trascurata. Queste iniziative sono il faro che può illuminare il nostro percorso e simboleggiano una Corleone che guarda avanti”.