Violati i sigilli in un capannone dove si vendeva abusivamente frutta e verdura

Violati i sigilli in un capannone. I Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo hanno nuovamente sottoposto a sequestro un magazzino sito in Palermo ove lo scorso aprile – nel periodo di piena emergenza COVID19 – era stato scoperto un mercato ortofrutticolo abusivo operante in assenza delle necessarie autorizzazioni comunali relative agli aspetti sanitari e di sicurezza.

Violati i sigilli in un capannone, il primo intervento era avvenuto ad aprile

Nel corso del primo intervento oltre a constatare la presenza ingiustificata di circa 20 persone – tra clienti e fornitori – fu accertata la presenza di un soggetto risultato contiguo agli ambienti mafiosi del clan della “Noce”, già destinatario di un’ordinanza restrittiva che, nonostante il divieto di non allontanamento dal  proprio domicilio nelle ore notturne, gestiva di fatto il commercio abusivo risultando soggetto attivo nella compravendita di prodotti ortofrutticoli per conto di una società nei cui confronti la locale Prefettura ha emesso un provvedimento antimafia interdittivo. 

Ebbene, nell’ambito di più recenti attività di controllo economico del territorio i Finanzieri hanno constatato la violazione dei sigilli apposti a seguito del sequestro del capannone, lo stato dei locali variato, la presenza di oltre 10.000 kg di frutta pronta alla vendita nonché di 3 lavoratori intenti a caricare e scaricare delle casse piene di frutta all’interno del capannone.

Violati i sigilli in un capannone

Le Fiamme Gialle hanno proceduto, quindi, al sequestro amministrativo del capannone e della frutta fresca che è stata prontamente donata a varie associazioni benefiche di Palermo.

Il responsabile dell’effrazione – D.S. cl. ‘64 – è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per violazione di sigilli.

L’attività rientra tra le prerogative della Guardia di Finanza quale Corpo di polizia economico – finanziaria a tutela dell’economia legale.