Nei giorni scorsi, i Finanzieri di Termini Imerese in un intervento effettuato al fine di contrastare l’abusivismo commerciale, hanno sanzionato 1 soggetto intento alla vendita di prodotti ittici su area pubblica senza le prescritte autorizzazioni.
In particolare le Fiamme Gialle nel corso di un controllo, nei pressi del centro storico di Termini Imerese, hanno individuato un soggetto che esercitava l’attività in forma ambulante di prodotti ittici (novellame) la cui pesca è attualmente sospesa per effetto delle disposizioni imposte dall’Autorità marittima ai fini del ripopolamento della specie faunistica (fermo biologico), in mancanza delle prescritte autorizzazioni amministrative.
Per tale motivo, i militari operanti hanno provvedutoa segnalare il trasgressore all’Autorità marittima competente in riferimento alla violazione del D.Lgs 4/2012 (pesca e commercializzazione novellame) con sanzione pecuniaria da €. 250 € a 1500 €.
Sono stati, altresì, informati l’Assessorato Regionale delle Attività Produttive e l’Agenzia delle Entrate per le violazioni relative al D.lgs.178/2002 (tracciabilità del prodotto ittico) – sanzione pecuniaria da 750 € a 4.500 € – ed al D.lgs.471/97 (omessa installazione del misuratore fiscale), con sanzione pecuniaria da 1000 € a 4000 €.
Il prodotto sequestrato, circa 34 kg., all’esito dell’ispezione da parte dei funzionari del Servizio di protezione veterinario, è stato dichiarato idoneo al consumo e, pertanto, devoluto in beneficienza all’Associazione “Casa del Fanciullo” di Termini Imerese.
Da successivi accertamenti posti in essere dai Finanzieri, in sinergia e collaborazione con l’INPS, mediante rilevamenti presso il Comune di residenza nonché acquisendo le informazioni presenti nelle varie banche dati in uso al Corpo, è emerso che il venditore ambulante era percettore, sin dal mese di ottobre 2019, del reddito di cittadinanza.
Per tale motivo i Finanzieri hanno denunciato il soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per le violazioni previste dagli artt. 3 e 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente, hanno sottoposto a sequestro preventivo la “Card reddito di cittadinanza”.
Lo stesso, inoltre, è stato segnalato all’Ufficio I.N.P.S. competente per territorio per l’irrogazione della sanzione amministrativa di revoca/decadenza del beneficio nonché per il recupero delle somme indebitamente percepite ammontanti, complessivamente, a €. 12.800,00.
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